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Allarme Ebola in arrivo dall’Africa: quali sono i rischi per l’Italia?

Quali sono i rischi per l'Italia dopo che il virus Ebola sta decimando l'Africa? L'allarme è alto così come il timore del suo arrivo nel nostro Paese


L’allarme Ebola, in Africa, è alto. Quali sono i rischi per l’Italia? Il timore dell’arrivo di questo virus nella nostra nazione è alto, soprattutto dopo che sta decimando persone su persone. Il virus ha ucciso 481 persone e ne ha contagiate quasi 800 in pochi mesi. Infatti, dallo scorso febbraio si è diffuso in Guinea (da dove ha avuto inizio), Liberia e Sierra Leone. Lo ha comunicato l’ OMS (l’Organizzazione Mondiale per la Sanità). Si tratta dell’epidemia più grave dal 1976: data in cui iniziò la prima diffusione dell’Ebola. Non esistono vaccini o trattamenti specifici per curare questa malattia, ma secondo il portavoce dell’Oms l’epidemia può essere bloccata.

Ecco le sue parole: “Abbiamo già avuto a che fare con epidemie di Ebola e siamo stati in grado di fermarle. Questa è una sfida maggiore perché interessa tre Paesi e ci sono dei piccoli focolai diffusi. Ma i principi sono gli stessi. Possiamo fermare l’epidemia di Ebola, ma devono essere osservate cinque misure fondamentali”. Le regole da osservare sono state definite nell’ultima riunione dei Ministri della Salute di 11 Paesi africani. Oltre la costituzione di un fondo d’urgenza da 7 milioni di euro, le raccomandazioni sono state già diffusi nei luoghi interessati dall’epidemia. Tra le regole basilari, bisogna evitare il contatto con i malati e/o i loro fluidi corporei così come per pazienti deceduti. Inoltre, bisogna evitare contatti stretti con animali selvatici vivi o morti.

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Al momento, l’OMS non ha attuato restrizioni a viaggi e movimenti internazionali, mezzi di trasporto e merci che provengono da questi 3 Paesi. Questo perché il rischio di infezione per i turisti è considerato molto basso. Vediamo quali sono i sintomi del virus Ebola. Provoca una febbre emorragica. Si diffonde tramite i fluidi corporei degli infettati. Sul corpo appaiono eruzioni cutanee, piaghe e occhi rossi. Ma quali sono i rischi per l’Italia? Lo scienziato Peter Piot dice che sono bassi, così come il rischio che il virus si diffonda in Europa. Insieme a Christiane Amanpour, Peter Piot fu uno dei primi che isolò il virus in un villaggio lungo le sponde del fiume da cui trae il nome, nel 1976, nell’attuale Repubblica democratica del Congo.

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Non ci sono voli diretti per l’Italia e il rischio che il virus si affacci in Europa è considerato molto basso anche da altri esperti. Si era parlato anche del rischio contagio da parte dei migranti che sbarcano quotidianamente nel nostro Paese, ma il timore è ingiustificato. L’Ebola sta decimando l’Africa. Medici Senza Frontiere e OMS stanno cercando di porre un freno all’epidemia. L’Europa e l’Italia non corrono rischi.



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