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Nuova legge contro i fumatori: vietato fumare in macchina

Nuova proposta di legge contro chi fuma in macchina se a bordo ci sono minori: multe e sanzioni previste per i trasgressori


Soprattutto chi vive nelle grandi città molto trafficate vede spesso questa scena raccapricciante: genitori stressati al volante che fumano nervosamente anche se ci sono bambini a bordo e incuranti se magari è inverno e quindi viaggiano con i finestrini della macchina tirati giù. Gli abitacoli diventano un luogo veramente poco salubre per i più piccoli. E’ stato provato scientificamente che restare in un luogo piccolo con fumo passivo equivale a fumare.

SMETTERE DI FUMARE CON UN NUOVO METODO DRASTICO

Ma non tutti ne sono consapevoli. E spesso sono gli stessi genitori che li portano ansiosi dal medico al primo sintomo di qualsiasi malanno incuranti del fatto che i danni che causano loro. Per porre fine a questa nociva abitudine il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha proposto un emendamento al decreto Milleproroghe, in discussione in questi giorni in Parlamento, prevedno l’inserimento di una nuova norma con relative sanzioni e multe per i trasgressori. La Lorenzin ha già anticipato che, qualora l’emendamento non dovesse essere considerato inerente con il Milleproroghe, sarà comunque ripresentato per essere inserito in un altro decreto. Sulla campagna anti fumo passivo per i soggetti più a rischio, bambini in primis, il ministro ha fatto uno dei suoi maggiori impegni: lo scorso anno fece passare il divieto di fumare nei cortili delle scuole. Con lo stesso provvedimento era già stata proposta senza successo questa misura che però aveva ricevuto diverse critiche. L’allora ministro degli Esteri Emma Bonino lo aveva tacciato come «roba da proibizionisti». In Inghilterra la legge è già passata e prevede una sanzione di 50 sterline: sono esentate solo le persone che fumano in auto decapottabili. Favorevole a questi interventi normativi Roberta Pacifici, responsabile dell’Osservatorio sul fumo dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha precisato “L’intento di certe norme non è punire ma educare” visto che “non tutti sono consapevoli di quanto si possa nuocere ai bambini e al feto”.

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