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Un bambino su 5 cresce in una casa dove si fuma: rischio asma e dipendenza da fumo

Un bimbo su 5 cresce in una casa dove si fuma e diventa dipendente da fumo. E’ questo il dato che emerge al 20° Congresso della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI). Cresce il rischio asma e dipendenze da fumo


Un bimbo su 5 cresce in una casa dove si fuma e diventa dipendente da fumo. E’ questo il dato che emerge al 20° Congresso della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI). I bambini spesso prendono pregi e difetti dai propri genitori. In generale tutti i bambini osservano i genitori e poi spesso emulano i comportamenti che vedono. Per cui se 1 bambino su 5 cresce in una casa dove si fuma, in adolescenza aumentano le possibilità che possa diventare dipendente dal fumo e di conseguenza aumenta anche il rischio di insorgenza di tumori, specie quello ai polmoni. Vivere in una casa non “smoke free” non solo sottopone il bambino al fumo passivo ha lo “stimola” a accendere la prima sigaretta. Renato Cutrera, Presidente Nazionale del SIMRI e Direttore dell’Unità Operativa di Broncopneumologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha spiegato che le sigarette sono un fattore di rischio per lo sviluppo di gravi patologie. In particolare il Dott. Cutrera ha sottolineato che l’esposizione al fumo passivo è tanto pericolosa quanto l’inalazione diretta. I dati riferiti da Cutrera parlano di un aumento del 43% del rischio di asma in condizioni di fumo passivo. L’asma è una malattia che colpisce il 10% degli italiani con meno di 14 anni. In più bisogna tener presente che le sigarette possono sprigionare oltre 4mila sostanza nocive che attaccano le vie respiratorie superiori arrivando poi a colpire polmoni, bronchioli e alveoli. Secondi gli ultimi dati raccolti, gli uomini iniziano a fumare a 17 anni e le donne a 19.1. Il 72.7% dei fumatori ha iniziato a fumare tra i 15 e i 20 anni e il 12.8% prima dei 15 anni. Tra i 15enni il 25% dei ragazzi e il 22% di ragazze ha rivelato di aver acceso la prima sigaretta a 13 anni. E il motivo principale pare l’influenza degli amici (61.3%). Purtroppo anche se le leggi italiane sono sempre più restrittive, i genitori non si rendono conto di quanto il fumo possa avere conseguenze gravi sulla salute dei figli. Il Dott. Cutrera ha infatti rivelato che un italiano su due fuma in presenza di minorenni. Per cercare di sensibilizzare la popolazione sui danni del fumo, il SIMRI ha lanciato il progetto Dai Un calcio al Fumo. Sabato 15 alle 14:30 al Lifestyle Hotel di Roma, nell’ambito del Congresso della Società Scientifica, si terrà un evento aperto al pubblico al quale parteciperanno 250 bambini delle elementari e delle medie con un testimonial d’eccezione, Luciano Spalletti, il ct della Roma. Saranno allestiti 10 campetti con 7 birilli a forma di sigaretta da buttare a terra con un pallone di spugna. Un gioco cercare di sensibilizzare la gente ma anche un’occasione per comprendere meglio i rischi del fumo. Saranno disponibili anche delle postazioni per effettuare un esame spirometrico a bambini e genitori.



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