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Il libro “Uccidere il cancro” dellʼoncologa Paterlini-Bréchot arriva in Italia con un’idea rivoluzionaria

L'oncologa italo-francese Paterlini-Bréchot parla nel suo libro di un'idea innovativa per la lotta contro il cancro che consiste in un semplice test


In Italia arriva il libro “Uccidere il cancro“, scritto dall’oncologa italo-francese Patrizia Paterlini-Bréchot, nel quale viene illustrata dalla studiosa un’idea rivoluzionaria per sconfiggere questo terribile male. Questa idea è davvero semplice e di facile realizzazione. Si tratta di un esame del sangue in grado di prevenire la comparsa del cancro. Lo scopo di questo esame del sangue è quello di verificare la presenza di cellule neoplastiche all’interno dell’organismo, così da diagnosticare in maniera davvero precoce il cancro prima che le sue dimensioni aumentino. Infatti, se un tumore non è del tutto sviluppato, è pressoché impossibile visualizzarlo con risonanza magnetica o radiografia. 

L’oncologa Paterlini-Bréchot pone quindi l’accento sulla diagnosi precoce che consentirebbe di ridurre in maniera evidente la mortalità determinata dal cancro. Spesso infatti un tumore risulta essere incurabile perché diagnosticato troppo tardi, quando è già ad uno stadio avanzato. Con questo esame del sangue si potrebbe dunque impedire che degeneri in metastasi, riducendo di fatto il rischio di morte. La scienziata che ha scritto il libro “Uccidere il cancro”, l suo interno illustra il test Iset che è stato brevettato proprio da lei. Con esso si potrebbe arrivare ad una diagnosi molti anni prima che il cancro si manifesti in maniera invasiva. Naturalmente questo giocare d’anticipo aiuterebbe a salvare molte vite, e proprio una diagnosi precoce spesso ha un ruolo determinante nella lotta contro i tumori.

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Il libro dell’oncologa Paterlini-Bréchot è un’autobiografia scientifica ma anche personale, in cui racconta non solo la sua idea innovativa per sconfiggere il cancro, ma parla anche del dolore che ha potuto vedere negli occhi dei malati, che l’ha spinta proprio decidere di fare di tutto per sconfiggere questo male. Insomma, con il libro “Uccidere il cancro” la studiosa dimostra tutto l’amore che mette in questo lavoro e la voglia di fare qualcosa di concreto per poter aiutare molte persone. “Lo devo a tutti i malati di cui ho incontrato lo sguardo“, dice la Paterlini-Bréchot nel suo lavoro, “e ancor più a coloro che hanno dato a me che sono medico, straordinarie lezioni di coraggio e di saggezza“.



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