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Libri da leggere 2011, Togliamo il disturbo – Saggio sulla libertà di non studiare

Libri da leggere 2011- Recensioni “Togliamo il disturbo – Saggio sulla libertà di non studiare” P. Mastrocola, Quanda Edizioni, 2011. La scrittrice Paola Mastrocola, docente di lettere in un liceo di Torino, questa volta ci regala un bel saggio sui temi della scuola, della cultura e più in generale sulla libertà di non studiare. Può […]


Libri da leggere 2011- Recensioni

“Togliamo il disturbo – Saggio sulla libertà di non studiare”

P. Mastrocola, Quanda Edizioni, 2011.

La scrittrice Paola Mastrocola, docente di lettere in un liceo di Torino, questa volta ci regala un bel saggio sui temi della scuola, della cultura e più in generale sulla libertà di non studiare. Può sembrare abbastanza paradossale per un’ insegnante. Eppure colpisce una frase che la Mastrocola annuncia al lettore: << Questo libro è una battaglia perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto>>. Dunque lo Scopo dichiarato è la difesa della cultura tramite la difesa della scuola.

Certamente un libro dai tono forti che può aiutarci ad aprire gli occhi sul mondo sempre più bistrattato della scuola e della cultura.

Nella prima parte troviamo descritte una serie di episodi che vedono per protagonisti quella classe di studenti impreparati: non solo, in maniera grave e quasi irrecuperabile, nelle nozioni base di grammatica, sintassi e di matematica. Significativo è, secondo l’autrice, prendere quattro ed essere convinti di essere preparati. Nella seconda parte ci soffermiamo invece sui passaggi fondamentali che avrebbero portato a questa colossale ignoranza: particolarmente presi di mira sono gli insegnamenti di Don Milani – che avrebbe fondato una scuola operaia non in grado di innalzare culturalmente il livello degli alunni – e quella di Gianni Rodari – col suo metodo grammatico fantastico avrebbe reso invece la grammatica come un semplice gioco scherzoso. Forse il giudizio è troppo severo nei loro confronti. Una terza e conclusiva parte in cui risiede il nucleo concettuale del testo: l’errore di oggi risiede nell’aver creato un liceo dell’obbligo, dove non si ha piu’ la libertà di non studiare e al contempo si deridono i lavori manuali.

Gabriele Scardocci



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