Attenzione ai saponi antibatterici non sempre sono ottimi prodotti
I saponi antibatterici non ci difendono dalle infezioni, uno studio ha confermato che una sostanza al loro interno farebbe male non solo alla salute ma anche all'ambiente
Da alcuni studi emersi di recente abbiamo scoperto che l’uso dei saponi cosiddetti “antibatterici” non sia così adatto per difenderci dalle infezioni. Ma è dimostrato che aumenti il rischio di contrarre batteri e infezioni. In casa di certo un po’ tutti abbiamo dei saponi antibatterici e spesso li utilizziamo anche con molta frequenza, proprio perché leggendo “antibatterico” ci convincono che si tratti di saponi pronti a difenderci e proteggerci dalle infezioni. Sembra che al loro interno, secondo uno studio pubblicato sulla rivista American Society For Microbiology, ci sia il Triclosan che è presente in molti saponi per l’igiene personale. Questa sostanza contribuirebbe a promuovere la colonizzazione nasale da parte dello Staphylococcus aureus. Il triclosan è presente anche in molti dentifrici.
I ricercatori che hanno effettuato gli studi hanno ribadio che il triclosan è presente nelle secrezioni nasali di soggetti adulti sani e che questa sostanza agisce favorendo la proliferazione dei batteri. Ancora quindi ricerche e studi su questa sostanza che pare faccia male non solo alla nostra salute ma anche all’ambiente.
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Il consiglio è quello di evitare di acquistare prodotti per l’igiene che abbiamo al loro interno il triclosan, basterà guardare bene l’etichette. Questa sostanza inoltre potrebbe essere anche la causa dell’aumento delle allergie e potrebbe far sviluppare a lungo andare una resistenza dei batteri agli antibiotici. Insomma abbastanza importante come studio. Negli Stati Uniti probabilmente a breve si metterà al bando questa sostanza e chissà se anche in Italia faranno lo stesso. Intanto noi possiamo evitare di acquistare questi detergenti. Anche perché il triclosan è già stato riconosciuto come pesticida e inquinante, ma il suo uso è ancora ammesso nei cosmetici e nei detergenti, basta che si mantenga al di sotto di limiti ben precisi dettati dalle norme di produzione dei detergenti in commercio. Facciamo attenzione magari proviamo a farli in casa almeno sappiamo cosa ci mettiamo.
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