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This must be the place è un film del 2011 da vedere

Un film del 2011 da vedere? This must be the place è sicuramente da non perdere. Funziona benissimo l’accoppiata Paolo Sorrentino e Sean Penn in questa meravigliosa pellicola The must be the place (Sento che questo dovrebbe essere il posto) dal titolo di una canzone dei Talking Heads. Un vero e proprio capolavoro ricco di […]


Un film del 2011 da vedere? This must be the place è sicuramente da non perdere. Funziona benissimo l’accoppiata Paolo Sorrentino e Sean Penn in questa meravigliosa pellicola The must be the place (Sento che questo dovrebbe essere il posto) dal titolo di una canzone dei Talking Heads. Un vero e proprio capolavoro ricco di simbolismi e metafore non tutte di facile interpretazione ma ognuna di straordinaria intensità. Cheyenne è una rock star che ha smesso di cantare e di esibirsi, soprattutto a causa del forte senso di colpa per la morte di due fans che avevano evidentemente mal percepito i messaggi delle canzoni di Cheyenne. Ma la rock star non cambia look, sempre “nascosto” dietro la sua maschera che è anche indice di una maturità mai raggiunta e di un’eterna giovinezza, e trincerato dietro la paura e a tratti l’incapacità di crescere.

Tutto questo a causa dei rapporti mai esistiti con il padre e tutta colpa del peso del suo personaggio che da un lato continua ad interpretare e dall’altro cerca di rigettare. Cheyenne vive accanto ad una donna che gli fa un po’ da compagna un po’ da figura paterna e materna. Quando la rock star riceve una chiamata che gli preannuncia la vicina morte del padre, Cheyenne decide di andare dal padre ma arriverà tardi e il suo viaggio dopo si trasforma in ricerca, la ricerca di chi è stato l’ossessione del padre: un gerarca nazista che lo aveva sottoposto ad una umiliazione in un campo di concentramento. E così il film arriva nel suo epicentro, con il viaggio onirico di Cheyenne che nega di essere in cerca di se stesso anche se è esattamente quello che fa. Al termine del suo viaggio capisce una cosa molto importante: è giunto il momento di crescere, liberarsi dei sensi di colpa e soprattutto della sua maschera e tornare a casa. Significativo per delineare il suo personaggio, il suo costante andare in giro con un carrello della spesa, nella prima parte del film e con un trolley durante il viaggio. È come se in quel bagaglio esterno Cheyenne portasse con se tutto il peso dei sensi di colpa e di una maschera di cui non riesce a liberarsi.

LA TRAMA DI THIS MUST BE THE PLACE

Cheyenne è stato una rockstar nel passato. Anche se ora ha 50 anni, continua a vestirsi e truccarsi come quando saliva sul palcoscenico e vive agiatamente con la moglie Jane a Dublino. La morte del padre, con il quale non aveva più alcun rapporto da più di trent’anni, lo spinge a tornare a New York. Scopre così che l’uomo aveva un’ossessione: vendicarsi per un’umiliazione subita in campo di concentramento. Cheyenne decide di proseguire la ricerca del padre e inizia un viaggio attraverso gli Stati Uniti.

Il nostro voto al film è 7,5

 



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