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Rifiuti Napoli, Fimp lancia allarme per i bambini napoletani

Allarme della Federazione Italiana pediatri ( la Fimp) a Napoli che sta monitorando ormai da un anno, i bambini residenti nella città partenopea in riferimento all’emergenza rifiuti. I pediatri denunciano un aumento che va dal 10 al 20% delle patologie respiratorie tra i bambini solo nell’ultimo mese e cioè da quando si è tornati all’emergenza. […]


Allarme della Federazione Italiana pediatri ( la Fimp) a Napoli che sta monitorando ormai da un anno, i bambini residenti nella città partenopea in riferimento all’emergenza rifiuti. I pediatri denunciano un aumento che va dal 10 al 20% delle patologie respiratorie tra i bambini solo nell’ultimo mese e cioè da quando si è tornati all’emergenza. Giuseppe Mele, presidente della Fimp avverte che l’aumento delle patologie non è indifferente ed il problema incide molto soprattutto sui soggetti “predisposti” a malattie respiratorie, come i bambini affetti da allergie. Secondo i pediatri, la causa è da imputare ai ripetuti roghi che ormai da settimane si verificano nella città e che sono molto tossici perché rilasciano diossina e altre sostanze a seguito della combustione della plastica, tra i materiali più nocivi e tossici da noi utilizzati.

Gli effetti sui bambini sono asma, tosse e bronchite asmatica che coinvolgono i bambini napoletani in modo preoccupante, soprattutto per il benessere degli stessi.

Per far fronte a questa emergenza, continuano a susseguirsi riunioni e tavoli di lavoro tra i responsabili della regione, della provincia, della città, ma anche del governo, chiamato a risolvere definitivamente questa assurda situazione che ormai si ripresenta periodicamente nel capoluogo campano e sembra non riuscire a trovare una soluzione definitiva.

Il presidente della Regione Stefano Caldoro, però, ormai sembra esasperato. È indagato per la questione rifiuti e precisamente per epidemia colposa, ma in conferenza stampa ha alzato la voce, esordendo con tre “non ci sto” rivolti alle responsabilità e inadempienze di questi ultimi quindi anni dei comuni, ai ricatti della camorra e alle continue irresponsabilità della Lega, che continua a fare ostruzionismo.

Ormai Caldoro ha deciso di abbandonare i tavoli istituzionali  e nazionali perché non si riesce a trovare una reale soluzione e ai tavoli non si fa che scaricare le colpe uno sugli altri, invece di entrare in sintonia e collaborare alla risoluzione dell’emergenza rifiuti, che ormai può essere risolta solo a livello nazionale.

Teresa Corrado



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