Attualità Italiana

Federica Puma e la sua bimba distrutte dalla separazione chiedono aiuto

Federica Puma implora ancora una volta di riavere a casa la sua bambina di sette anni. La piccola le è stata strappata senza alcun motivo reale. Affidata da sei mesi a una casa famiglia la bimba disperata chiede alla sua mamma di portarla via.


Gli assistenti sociali dovrebbero essere d’aiuto a chi è in difficoltà, proteggere i minori da ogni tipo di violenza, ma la cronaca spesso ci informa che sono proprio loro a commettere gli errori più grandi. Vittime di un sistema che non sempre tutela ma a volte danneggia sono Federica Puma e la sua bambina di sette anni. Dopo sei mesi il calvario di madre e figlia continua in modo atroce. Federica Puma non smette di lottare e oggi era ancora una volta in uno studio televisivo, Pomeriggio Cinque, accompagnata dal suo legale, per chiedere aiuto, per tentare di smuovere coscienze che sembrano inesistenti.

Impossibile non avvertire forti colpi allo stomaco quando la regia manda in onda le telefonate registrate tra madre e figlia. La piccola è rinchiusa in una casa famiglia dallo scorso dicembre senza che nessuna delle due abbia colpa, senza nessun reale grave motivo che abbia prodotto questo assurdo allontanamento, questa punizione atroce.

Federica, oggi trentatreenne, concepì la sua bimba con un pediatra romano di venti anni più grande di lei, ma subito dopo quello che doveva essere un lieto evento la convivenza divenne insopportabile. Lui la maltrattava e quando la bimba aveva solo 23 giorni le cacciò via da casa. Federica trovò i suoi genitori ad accoglierla a braccia aperte, sono loro che in questo atroce periodo continuano a sorreggerla. Poi dopo sette anni felici madre e figlia sono state separate per volere del padre della piccola, che tra l’altro continua ad esercitare la sua professione di medico nonostante documenti, certificati e prove attestino la sua instabilità mentale e la necessità di cure idonee. Secondo il suo parere Federica non è una buona madre e per la bambina è meglio ricevere il nulla di una casa famiglia in attesa di essere adottata.

Gli occhi di Federica dicono tutto sul dolore che non la lascia un attimo. La telefonata che segue, la disperazione della bambina che implora la mamma di portarla via e il modo in cui Federica cerca di calmarla soffocando la sua angoscia non hanno bisogno di parole, ma nonostante questo i giudici continuano a prendere tempo e nessuno sembra essere in grado di restituire una vita vera alla piccola e a sua madre.



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