Attualità Italiana

Bordighera, affoga il figlio di nove mesi in mare: pensa sia malato

In provincia di Imperia una storia dai tratti oscuri: una donna pensa che suo figlio sia malato; lo porta su una scogliera e lo affoga in mare. Il piccolo aveva solo nove mesi


Ci sono coppie che lottano per anni pur di avere un bambino. Ci sono mamma che farebbero di tutto per poter mettere alla luce il frutto del loro amore. Ci sono altre che si lasciano guidare da un istinto criminale che prendono scelte incomprensibili per chi da fuori vive queste tragedie. Ieri vi abbiamo raccontato la storia di un bambino di nove mesi scomparso da un albergo. Vi avevamo già accennato che poteva trattarsi di una storia dagli oscuri contorni. Si temeva che quella mamma avesse potuto fare del male al suo piccolo. In parte lo ha fatto: è successo tutto a Bordighera, nell’Imperiese, dove si cerca il corpo di un bimbo di 9 mesi, figlio di una donna russa. Dopo un lungo interrogatorio Natalia Sotnikova, 40 anni, ha confessato di averlo affogato. In precedenza aveva detto ai carabinieri di averlo abbandonato sugli scogli. E’ stata fermata con l’accusa di omicidio volontario aggravato da crudeltà. Non dimentichiamo la storia del piccolo Loris troppo attuale in questi giorni: anche per lui avevamo detto che una mamma non può arrivare a compiere un gesto simile, e invece anche in quel caso dobbiamo arrenderci a quella che non sembra essere più solo un’evidenza.

Aveva paura che suo figlio fosse malato. Questo il motivo che ha spinto la donna a gettare suo figlio in mare. Dei castelli di bugie: prima racconta di non ricordare, poi dice di averlo lasciato sugli scogli, poi crolla e racconta tutta la verità. E’ stata lei ad affogarlo.

Natalia Sotnikova era con un accompagnatore ( non con il padre del bambino come vi avevamo detto all’inizio di questa vicenda) e nell’hotel alloggiavano in stanze separate. La madre, secondo le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza, a notte fonda verso le 2 ha portato il figlio in braccio fuori dall’albergo. E’ salita su una lussuosa Bmw blu notte noleggiata a Ginevra, ha percorso una ventina di chilometri ed è arrivata sulla scogliera di Bussana.

E poi il folle gesto. Al suo ritorno in albergo pensava che nessuno le avrebbe chiesto nulla e invece lo stesso uomo che era con lei le ha domandato che fine avesse fatto il bambino e non ricevendo risposta ha chiamato i militari. Il resto della storia purtroppo lo conosciamo già. Il corpo del piccolo non è stato ancora ritrovato.

Secondo le prime indiscrezioni che arrivano dal carcere dove è stata portata la donna avrebbe detto di volersi suicidare.



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