Attualità Italiana

Michele Buoninconti e i sospetti dei genitori di Elena: obbligava i bambini a mentire

Michele Buoninconti credeva che i genitori di Elena iniziassero a sospettare di lui e cercava di convincere i figli della sua innocenza. Li costringeva a mentire anche con i nonni. Ecco le ultime notizie sull'omicidio di Elena Ceste


Michele Buoninconti resta in carcere ma non parla. Non dice nulla, o almeno così pare. Del resto come avrete potuto leggere in questi giorni sui giornali e ascoltare in tv, in un anno Michele ha parlato e anche tanto. Il marito di Elena Ceste non rendendosi conto di essere intercettato parlava in casa, parlava al telefono, parlava in macchina e tutte le sue registrazioni venivano registrate. Dopo la scomparsa di Elena abbiamo imparato a conoscere i suoi genitori e ci siamo sempre chiesti da che parte stessero i signori Ceste. I nonni dei bambini di Elena non si sono mai schierati contro Michele, ma forse nel loro privato pensavano che a Elena fosse successo qualcosa di brutto e che il Buoninconti in un modo o nell’altro avesse a che fare con il tragico epilogo di questa storia. Loro però in tv e ai giornali non hanno mai detto nulla, si sono sempre detti sicuri dell’innocenza del marito di Elena fino ai giorni che hanno preceduto l’arresto e ancora oggi, dopo il mandato di custodia cautelare non hanno mai detto nulla contro di lui, hanno persino scritto il suo nome sul manifesto funebre per il funerale di Elena. E allora perchè Michele avrebbe costretto i suoi figli a stare dalla sua parte cercando di allontanarli da quei nonni che tanto amavano? LA BAMBINA DI ELENA SA CHE COSA E’ SUCCESSO QUELLA MATTINA? LEGGI QUI

Secondo il servizio esclusivo pubblicato oggi dal Settimanale Giallo, Michele aveva paura che i nonni chiedessero, facessero delle domande ai bambini e che quindi i piccoli potessero dire qualcosa che non avrebbero dovuto rivelare. E li avrebbe quindi obbligati a mentire, anche con loro.

“Bambini adesso hanno messo in testa ai nonni che io ho fatto del male a Elena. Mi vogliono accusare tutti. Solo voi mi potete difendere. Io ho tutti contro, anche i nonni sono contro di me” queste le parole di Michele Buoninconti intercettato il 14 settembre del 2014, un mese prima del ritrovamento del corpo di Elena nel canale di Isola d’Asti.

Michele sempre parlando con i figli chiama in causa le amiche di Elena dicendo che nessuno come lui poteva conoscere la donna. In altre intercettazioni telefoniche si sentirebbero delle altre conversazioni con delle amiche durante le quali Michele avrebbe ancora sottolineato l’ostilità dei parenti di Elena nei suoi confronti, in particolare quella dei nonni, dei genitori di Elena.



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