Attualità Italiana

Michele Buoninconti resta in carcere: per lui la sentenza potrebbe arrivare a ottobre

Le ultime notizie sul processo per l'omicidio di Elena Ceste: Michele Buoninconti resta in carcere dove sfoggia un nuovo look. Il mese di ottobre potrebbe arrivare la sentenza


Bisognerà aspettare ancora qualche mese.  Nell’ottobre del 2014 il corpo di Elena Ceste era stato ritrovato, nell’ottobre del 2015 potrebbe arrivare la verità sulla sua morte con la sentenza. Un solo colpevole, almeno secondo l’accusa: Michele Buoninconti che resta in carcere in attesa di ascoltare la sentenza. Per lui se ci fosse una condanna, vista la scelta del rito abbreviato, gli anni di reclusione potrebbero andare da 16 a 20 ma come sempre la parola spetterà ai giudici. Michele intanto arriva in aula nel tribunale di Asti in jeans e camicia chiara, un look che aveva scelto anche nella prima udienza, un look molto diverso da quello che di solito usava. Ce lo ricordavamo in un altro modo ma si sa, la detenzione ti cambia. Michele cerca in tutti i modi di sfuggire alle telecamere, lo fa nascondendosi dietro i sedili in macchina, piegandosi quasi a 90 gradi quando invece esce dell’aula. Come hanno testimoniato diversi filmati in onda in questi giorni Michele era nervoso prima dell’ultima udienza tanto che il pubblico ministero era intervenuto per invitarlo alla calma. Ma poi una volta finito tutto ha ricevuto un incoraggiamento, quello degli amici e dei suoi familiari che hanno atteso la fine dell’udienza per manifestargli il loro affetto. Lo hanno fatto urlando qualcosa, gli hanno fatto capire che loro ci sono e Michele come segno di ringraziamento ha alzato la mano in alto mostrando il pollice.

Difficile credere che le prove portate in aula dalla difesa di Michele Buoninconti possano servire a dimostrare che l’uomo non ha ucciso sua moglie occultandone poi il cadavere. Se ne parla anche nel numero di Giallo in edicola da oggi dove si approfondiscono in modo dettagliato tutte le contraddizioni che emergono tra le perizie portate dall’accusa e quelle fatte dalla difesa. Per gli avvocati dalla famiglia di Elena le prove ci sono e potrebbero bastare a dimostrare la colpevolezza di Michele. Il mese di ottobre ancora una volta potrebbe segnare una svolta in questo brutto caso di cronaca nera, vedremo che cosa succederà.



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