Attualità Italiana

Nuovi testimoni per l’omicidio di Gianna a Chi l’ha visto: le ultime notizie

Le ultime notizie sull'omicidio di Gianna del Gaudio da Chi l'ha visto: parla un testimone che racconta altri dettagli sul giallo


Nella prima puntata di Chi l’ha visto in onda il 14 settembre 2016 si parla del caso che sta facendo molto discutere tutta l’Italia: l’omicidio di Gianna del Gaudio. La professoressa 63enne uccisa nella sua casa di Seriate, è stata davvero aggredita da uno sconosciuto come dice suo marito? Le indagini vanno avanti e al momento Tonino, il marito della donna, è il solo indagato. Di questa coppia tutti parlano bene, anche sui social, ci sono immagini di una coppia innamorata, frasi e messaggi pieni di amore scambiati di continuo tra marito e moglie. Ma a quanto pare, potrebbe esserci anche altro. Già ieri vi avevamo detto che il settimanale Giallo aveva raccolto alcune voci di amiche di Gianna, voci che raccontavano una storia diversa. Parlavano di una donna che non era poi così felice in casa anzi. Le amiche di Gianna avrebbero detto che in diverse occasioni, Gianna avrebbe parlato di un marito violento. Nella puntata di Chi l’ha visto del 14 settembre 2016 un uomo, che preferisce non farsi riconoscere, dice di avere delle cose da dire. Racconta intanto un fatto molto particolare: spiega che i sigilli al garage della famiglia, che comunica anche con la casa, non sono stati messi subito. Spiega che si tratta di un posto in cui tutti possono andare a buttare la spazzatura, e dice anche che la sera dopo l’omicidio, una vicina di casa, sembra aver sentito degli strani rumori. Forse una suggestione, è vero, ma se qualcuno ci fosse andato per gettare il coltello, la famosa arma del delitto, non ci sarebbero possibilità di ritrovarlo in quanto sarebbe stato portato subito via in discarica.

Inoltre l’uomo ha anche altro da aggiungere. La famiglia di Gianna e Tonino non era quella del mulino bianco. Secondo il racconto di quest’uomo Gianna, avrebbe più volte confidato a persone a lei vicine, sentimenti contrastanti. Parlava di suo marito come di un uomo violento ma diceva che non lo avrebbe mai potuto lasciare per amore della sua famiglia. Non avrebbe mai potuto dare un duro colpo ai suoi figli.

Queste ovviamente, lo ricordiamo, sono le parole di persone non coinvolte direttamente nei fatti. Saranno gli investigatori a dover capire se davvero l’insegnante Gianna vivesse una situazione di disagio, situazione che potrebbe poi averla portata alla morte.



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