Attualità Italiana

Veronica Panarello in aula accusa suo suocero dell’omicidio di Loris: le ultime notizie

Veronica Panarello in aula accusa suo suocero dell'omicidio di Loris e ricostruisce i fatti, secondo quelli che sono i suoi ricordi: le ultime notizie


Non si nasconde più Veroni Panarello, dietro mezze frasi, racconti che sembravano sbiaditi. Questa volta la mamma di Santa Croce Camerina punta il dito contro suo suocero e descrive con altri particolari quello che sarebbe successo nella sua casa, la mattina in cui il piccolo Loris, suo figlio, un bambino di otto anni, è stato ucciso. Nella lettera che la Panarello ha scritto a Mattino 5 ( clicca qui per leggere la lettera) , che è stata letta prima che la donna entrasse oggi in aula, la donna aveva annunciato che oggi avrebbe raccontato tutto nei dettagli e a quanto pare lo ha fatto. In aula questa volta Veronica ha raccontato una nuova versione dei fatti, che si collega a quella data in precedenza, quando la donna aveva accusato suo suocero. Veronica infatti aveva già raccontato di aver avuto una relazione con il padre di suo marito, relazione che va ricordato, non è stata confermata in nessun modo dall’uomo.

VERONICA PANARELLO E IL RACCONTO DELL’OMICIDIO DEL PICCOLO LORIS IN AULA IL 26 SETTEMBRE 2016

“Loris ha visto quello che non doveva vedere, voleva raccontare tutto a mio marito. Ma non l’ho ucciso io, è stato Andrea”.

E’ questo il movente per il quale Loris sarebbe stato ucciso. In questi lunghi anni, si è sempre cercato di capire i motivi che avrebbero portato Veronica a uccidere suo figlio in casa, in un giorno qualunque di autunno. Oggi Veronica dà un motivo ma si tira fuori, almeno in parte, da questo omicidio. Da mesi la donna dice che è stato suo suocere l’assassino di Loris ma almeno per il momento, chi indaga non sembra credere a questa versione della donna.

Veronica Panarello aggiunge altri dettagli al racconto dell’omicidio e spiega come sarebbero andate le cose quella mattina. Racconta in aula la donna: “Andrea mi ha ordinato di legare i polsi di Loris, io sono andata a prendere una fascetta elettrica e l’ho fatto. Poi ho ricevuto la telefonata di mio marito e sono andata di là. Quando sono tornata Andrea gli aveva già stretto un cavo Usb al collo e Loris era paonazzo e non respirava più. E io l’ho solo aiutato a portarlo via”.

A questa versione data da Veronica, non crede il padre del piccolo Lorsi che, tramite il suo legale, fa sapere che non ritiene Andrea Stival, colpevole. A oggi infatti non ci sarebbero elementi per dimostrare che Andrea Stival ha avuto una relazione con Veronica e ancora di più che l’uomo si trovasse in casa quella mattina e che abbia spinto la donna a commettere insieme un omicidio.



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