Attualità Italiana

Gianluca Ginoble dice addio al suo amico Roberto proprietario dell’Hotel Rigopiano

Gianluca Ginoble dice addio al suo amico Roberto proprietario dell'Hotel Rigopiano. Una lettera sui social per dirgli addio


Una settimana fa durante la puntata del giovedì di Pomeriggio 5, quella successiva alla tragedia della valanga sull’Hotel Rigopiano, Gianluca Ginoble aveva raccontato, in una telefonata in diretta, quando fosse legato ai quai luoghi. Sappiamo che il cantante che fa parte del trio Il Volo è abruzzese, non sapevamo amasse trascorrere le sue giornate di relax proprio in quel posto, nell’Hotel che accoglieva tanti vip senza fare molto clamore. Oggi per Gianluca Ginoble, come per molte altre persone che hanno perso un loro caro in questa tragedia, è arrivato il momento di dire addio a una persona che era l’anima dell’Hotel Rigopiano, Roberto. Di questo signore abbiamo sentito parlare molto in questi giorni, in particolare nella trasmissione di Canale 5 con Barbara D’Urso che ha cercato di raccontare molti dettagli su quella che era per lei una seconda famiglia. Oggi, che anche Roberto è stato ritrovato, purtroppo morto, Gianluca vuole esprimere un pensiero per il suo grande amico.

IL MESSAGGIO DI GIANLUCA GINOBLE SU FACEBOOK PER IL SUO AMICO ROBERTO

Caro Roberto, spero che questa lettera ti raggiunga ovunque tu sia, insieme a tutte le persone vittime di questa grande tragedia.
Non so se riuscirò ad esprimere tutto il dispiacere, il dolore che sento dentro, ma voglio comunque rivivere, attraverso le parole, il ricordo che hai lasciato.
Amavi la tua terra, il tuo lavoro, la natura; amavi Rigopiano, luogo meraviglioso che rispecchiava la tua personalità. Volevi, con il tuo lavoro, come una missione, valorizzare l’Abruzzo, che amavi tanto, e questa era una delle cose che nella nostra amicizia ci accomunava, proprio l’amore per la nostra terra.
Il mio pensiero in questi giorni è costantemente rivolto a chi purtroppo non c’è più, alle loro famiglie e a tutte le persone che per questo stanno soffrendo.
Fa male pensare alla fragilità umana, di fronte alla potenza, a volte devastante, della natura, e non oso neanche immaginare cosa avete provato in quei tragici interminabili momenti. Ciao amico mio.



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