Attualità Italiana

Caso Garlasco: Andrea Sempio per la prima volta in tv racconta la sua storia

Caso Garlasco: Andrea Sempio per la prima volta in tv racconta la sua storia. Nella puntata di Quarto Grado in onda il 3 febbraio 2017 spiega il suo punti di vista


Da più di un mese il suo volto è su tutti i quotidiani nazionali, nei vari programmi televisivi che parlano di cronaca. Andrea Sempio ha deciso di mostrarsi in tv, questa volta scegliendo volontariamente di mostrare il suo volto e lo ha fatto partecipando alla trasmissione televisiva Quarto Grado nella puntata in onda il 3 febbraio 2017. Andrea Sempio è entrato in una storia complicata quella che riguarda l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Sotto le unghie di Chiara Poggi ci sarebbero delle tracce, tracce del suo dna. E’ vero? Come c’è finito? I legali di Stasi hanno cercato di dimostrare che in quella casa la mattina dell’omicidio di Chiara forse non c’era Alberto ma un altro uomo che potrebbe aver fatto del male alla ragazza. Andrea Sempio decide di parlare per raccontare la sua versione dei fatti e non si schiera tanto da affermare:Io so che cosa vuol dire sentire in tv e sui giornali cose non vere. So cosa significa essere innocente e essere invece ritenuto un colpevole. So cosa vuol dire ricevere insulti e minacce. Non ho seguito la vicenda giudiziaria di Alberto Stasi per cui, non conoscendolo, non mi schiero e non so dirvi se è colpevole o innocente. Ma se fosse innocente, saprei dirvi come si sentirebbe, visto che io l’ho provato sulla mia pelle.” Non ha quindi parole di rancore il Sempio nei confronti di Alberto, anzi. Nonostante la sua vita sia profondamente cambiata, nonostante sua madre stia molto soffrendo per questa vicenda, nonostante tutti i problemi che resteranno come un marchio a vita, Andrea non si sente di trovare un colpevole a tutti i costi. 

LA MATTINA DELL’OMICIDIO E LO SCONTRINO CONSERVATO PER 10 ANNI-Prova a ricostruire anche quella mattina: fino alle 10 restò in casa, non poteva uscire perchè sua madre aveva preso la sola macchina che c’era in famiglia. In casa con lui c’era suo padre. E poi l’uscita verso la libreria di Vigevano, un giro in piazza e il rientro a casa. Il famoso scontrino conservato come una reliquia. “Dopo qualche giorno dall’omicidio, dalla mia macchina spunta fuori questo scontrino, io ero stato già sentito e mamma mi consiglia di tenerlo, visto che c’è stato un omicidio meglio conservare questo scontrino.” Spiega con queste parole il perchè del gesto.

LE SCARPE, LE BICI E IL DNA SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA- La famiglia Sempio non ha mai posseduto biciclette nere, solo due bianche e una rossa, ai tempi del delitto Andrea usava la sua personale, era rossa. In casa Poggi l’impronta ritrovata vicino al corpo di Chiara è di un piede 42, Andrea porta da quando ha 18 anni un 44. Non può chiaramente mancare la domanda più importante: se è vero che sotto le unghie di Chiara c’è il suo dna, come ci è arrivato? “Io non sono un tecnico, questo non lo so e non lo potrò mai sapere. Posso dire che io usavo lo stesso computer di Chiara, stavo spesso in camera sua, andavo due volte a settimana in casa sua. Non ho però avuto, giorni prima dell’omicidio, contatti con lei. Non l’ho abbracciata, non ci siamo stretti la mano.”

IL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA DI CHIARA POGGI– Andrea parla anche del suo rapporto con Chiara, una semplice conoscenza. Era la sorella di un suo caro amico, la vedeva in casa la salutava ma nulla di più. Non ha mai conosciuto Alberto Stasi e non lo ha mai visto in quella villetta di Garlasco. Oggi Marco, il fratello di Chiara, e Andrea, escono ancora insieme come un tempo. La famiglia Poggi non ha creduto neppure per un istante al fatto che Andrea possa c’entrare qualcosa in questa brutta storia. 



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