Attualità Italiana

Caso Marco Vannini ultime notizie: Papa Francesco scrive alla famiglia del ragazzo

Caso Marco Vannini ultime notizie: Papa Francesco scrive alla famiglia del ragazzo a due anni dalla morte del giovane


Sono passati due anni dal giorno in cui per l’ultima volta papà Valerio e mamma Marina hanno potuto abbracciare e vedere il loro amato figlio. La storia di Marco Vannini è tristemente nota: un ragazzo di 20 anni con tutta la vita davanti e con tanta voglia di fare. Una vita spezzata, un dolore immenso che non si può cancellare. Bugie, menzogne e tanta amarezza accompagnano i genitori di Marco Vannini nel loro percorso alla ricerca della verità. A due anni di distanza non sanno ancora che cosa successe nella villetta di Ladispoli, la casa della famiglia Ciontoli, dove Marco venne ucciso. E mentre le udienze per il processo contro i Ciontoli vanno avanti, per mamma Marina e papà Valerio arriva un regalo inaspettato. E’ la lettera che Papa Francesco ha deciso di scrivere ai genitori del ragazzo morto due anni fa. Proprio in occasione di questo anniversario, Papa Francesco ha voluto scrivere una lettera ai genitori di Marco per stare loro vicino in questo momento di grande dolore. 

LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO AI GENITORI DI MARCO: GLI STRALCI IN ESCLUSIVA DA GIALLO 

Vi mostriamo alcuni stralci della lettera che il pontefice ha mandato alla famiglia Vannini, stralci pubblicati in esclusiva dal settimanale Giallo: 

“Sono vicino al dolore di questa famiglia, che benedico. Il Signore ha accolto Marco tra le sue braccia. Prego per voi, per la pena che state provando”.

Sono le toccanti parole contenute in una lettera che Papa Francesco ha scritto di suo pugno e spedito a Marina e Valerio, i genitori di Marco Vannini. Parole che sicuramente daranno alla famiglia di Marco la forza per continuare a lottare nella loro ricerca della verità. Valerio e Marina, gli zii di Marco, i suoi cugini, vogliono sapere che cosa è successo in quella maledetta casa, vogliono sapere perchè un ragazzo di 20 anni è morto senza nessun motivo. Il processo va avanti ed è giunto alle fasi finale, si aspettano le ultime udienze durante le quali, secondo le ultime indiscrezioni, Antonio Ciontoli il capo famiglia, potrebbe testimoniare. 

La storia di Marco inizia il 18 maggio del 2015 una sera come tante. Si era fermato a cena a casa della famiglia della sua fidanzata. Poi il il dramma: un colpo di arma da fuoco, minuti e minuti di attesa durante i quali i Ciontoli non sapevano cosa fare  ( probabilmente per nascondere la ferita, come da tesi dell’accusa). La prima chiamata al 118, poi la seconda. L’arrivo al centro di primo soccorso, le bugie e poi la scoperta choc: Marco non si era ferito con un pettine, non aveva avuto un attacco di panico ma era in fin di vita a causa di una ferita da arma da fuoco. Ore interminabili per i genitori di Marco che non riuscivano a capire cosa stesse succedendo mentre i Ciontoli, riuniti tra di loro, parlavano di quello che era accaduto preoccupati solo di una cosa: la perdita del lavoro da parte di Antonio. E mentre Marco moriva sull’elicottero che avrebbe dovuto portarlo in un ospedale per una operazione che secondo la tesi dell’accusa, gli avrebbe salvato la vita se solo fosse stata fatta nell’immediato, la sua fidanzata Viola pensava a un esame da fare all’università. 



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