Economia

Riforma Pensioni ultime notizie: arriva lo scivolo per le uscite anticipate

Riforma Pensioni ultime notizie e aggiornamenti al 29 luglio 2016: arriva lo scivolo per le uscite anticipate

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Torniamo a parlare di pensioni: quali sono le ultime notizie in tema riforma pensioni? Il 29 luglio 2016 potrebbe essere un giorno importante. Oggi ci sarà l’attesissimo incontro tra il Sottosegretario Nannicini, il Ministro del Lavoro Poletti e i Sindacati. Il Governo dovrebbe esporre il piano sulle pensioni da inserire nella riforma e quindi nella prossima Legge di Stabilità. Ancora sono molti i punti di incertezza ma sembra che il Governo abbia pensato ad una sorta di scivolo verso la pensione sotto forma di contributi aggiuntivi pagati dal datore di lavoro. In pratica il datore di lavoro non dovrà versare solo i contributi legati allo stipendio del dipendente. In caso di pensione anticipata l’azienda verserebbe direttamente dei contributi aggiuntivi ed esentasse per il dipendente. Ad oggi i soldi dello scivolo vanno direttamente al lavoratore che paga le tasse, perdendone quindi una parte e li utilizza poi per versare i contributi.

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Nei giorni scorsi, Nannicini in un incontro con i deputati del Pd ha ribadito la sua posizione. Per il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i tempi devono accorciarsi in modo che a settembre possa esserci qualcosa da firmare con i sindacati. Tuttavia Nannicini ha evitato di rispondere a qualunque domanda relativa alle risorse da impegnare negli interventi sulle pensioni. Damiano è convinto che occorrano 2 miliardi di euro per riuscire a concretizzare una serie di operazioni ma sembrerebbe che il Governo abbia intenzione di rimanere intorno ad 1.5 miliardi di euro. Queste operazioni riguarderebbero: l’Ape cioè il piano di anticipo pensionistico, l’aumento della no tax-area, le quattordicesime, i lavoratori precoci, coloro che svolgono mansioni usuranti, gli esodati e quindi la loro ottava salvaguardia e l’opzione donna. In riferimento a quest’ultimo aspetto, Poletti ha detto che la sperimentazione dell’opzione donna cioè quell’opzione per la quale si può andare in pensione prima accettando un assegno calcolato con il sistema contributivo, dovrebbe essere prorogata anche per in nuovo anno. E infatti le risorse per intervenire in questo senso sono state già stanziate ma non spese.



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