Economia

Pensioni precoci quota 41 e Ape social: ultime notizie sui beneficiari

Spunta una nuova data nel dibattito sulle pensioni precoci e sull'Ape Social: il primo marzo. Ecco le ultime novità sulla riforma delle pensioni e sul prestito pensionistico


La riforma delle pensioni è diventata da qualche anno il tema portante dei programmi di Governo, che periodicamente si interrogano su come migliorare o salvare il sistema pensionistico del nostro Paese. Stando alle ultime notizie di oggi 27 febbraio, l’attenzione è soprattutto rivolta al provvedimento sulle pensioni precoci e sull’Ape social, ovvero al decreto che prende in considerazione i lavoratori precoci e l’anticipo della pensione. Tale provvedimento, ad oggi 27 febbraio, è rivolto prevalentemente ai lavoratori nati negli anni Cinquanta e Sessanta, che svolgono attività considerate particolarmente pesanti e usuranti.
Possibili novità su precoci ed Ape Social potrebbe esserci per il prossimo 1 marzo, data in cui l’esecutivo si incontrerà per fissare i dettagli e definire le ultime parti dell’emendamento in questione, contenuto nella Legge di Bilancio 2017. L’obiettivo fissato è quello di giungere a una chiusura definitiva dell’emendamento, per rispettare il termine di entrata in vigore del 1 maggio 2017.

Pensioni precoci quota 41: ultime notizie

Lavoratori precoci: Quota 41 ed emendamenti per il pensionamento anticipato sono al vaglio per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro di coloro i quali hanno iniziato la loro attività lavorativa prima della maggiore età. Infatti, facendo un po’ di chiarezza sulla questione, la Quota 41 è destinata ai lavoratori che hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento del 19esimo anno di età e che si trovano attualmente in condizioni di svantaggio economico. Questo emendamento è contenuto nell’articolo 1 della legge 232/2016 al comma 199.
In base alle ultime novità sul caso precoci, ieri 26 febbraio si è tenuta una riunione per capire e definire in che modo questa soluzione possa essere presentata con successo per l’entrata in vigore del 1 maggio ma sono ancora tanti i lati oscuri di questa vicenda, purtroppo poco chiara sotto diversi aspetti.

La situazione attuale prevede l’introduzione della Rendita integrativa temporanea anticipata, il cui acronimo RITA è già diventata una delle parole più pronunciate tra i sindacalisti e i lavoratori che attendono risposte concrete alla loro situazione. Questa soluzione si contrappone alla Legge Fornero, tanto criticata fin dalla sua entrata in vigore, ed è una misura corrispettiva alla pensione integrativa, dedicata ai lavoratori che hanno maturato almeno 41 anni di contributi, senza relazione con l’effettiva età anagrafica.
Ovviamente, è necessario che venga definito un confine netto e non fraintendibile sugli aventi diritto, così come ha dichiarato nelle scorse ore anche il sindacalista Roberto Ghiselli, segretario confederale della CGIL, per il quale dovrebbero rientrare in questo emendamento tutti i lavori qualificati come usuranti, non solo a livello fisico ma anche mentale.

A tal proposito, devono essere considerati lavoratori svantaggiati gli assistenti agli anziani, gli infermieri, i conduttori e il personale viaggiante a bordo dei treni, oltre al personale incaricato alla movimentazione di merci e i lavoratori del comparto edile e minerario, per citare solo alcune delle categorie maggiormente esposte.
Ad oggi, inoltre, non si deve dimenticare che rientrano tra i precoci Quota 41 anche i disoccupati con 41 anni di contributi versati, che al 31 dicembre 1995 avevano già un’attività contributiva avviata.

Ape Social: le ultime novità in arrivo

Se per la Quota 41 il discorso, sebbene ancora piuttosto lacunoso, sembra essere chiaro e lineare, altrettanto non si può dire per il cosiddetto Ape Social, soprattutto perché prevede diverse declinazioni, ciascuna delle quali sottostà a precise disposizioni. Stando alle ultime notizie flash di oggi, è probabile che per l’Ape social, novità interessanti possano arrivare probabilmente il primo marzo. E’ prevista per quella data, infatti, la discussione dell’emendamento. E’ quindi molto probabile che possa essere fatta definitivamente chiarezza su regole e beneficiari dell’Ape Social.

Questo strumento pensionistico, stando a quanto finora comunicato, può essere volontaria, agevolata o aziendale e si rivolge ai lavoratori appartenenti alle casse previdenziali INPS obbligatorie, alle casse professionali di ogni settore e all’INPG.

Ape social beneficiari 

I lavoratori che vogliono approfittare delle misure dell’APE Social devono avere compiuto almeno 65 anni e devono avere determinati requisiti retributivi, ossia:

  • 20 anni di APE di mercato tradizionale
  • 30/36 anni di APE agevolato

AGGIORNAMENTO– Precisiamo, dopo diverse segnalazioni, che il dato corretto dell’età dovrebbe essere 63 anni. Segnalazione fatta da diverse persone che hanno i seguenti requisiti per andare in pensione con Ape. Precisiamo anche che al momento non ci sono molte certezze. E ancora, i nostri sono articoli informativi, non sono fonti ufficiali, per cui per i dati concreti e reali, bisogna attendere comunicati effettivi, decreti e leggi approvate. E per le varie richieste invece, bisogna sempre rivolgersi a un professionista costantemente aggiornato su tutte le novità di questa complessa tematica. Ringraziamo tutte le persone che hanno prontamente provveduto alle segnalazioni. 

Stando a quanto risulta dalle ultime novità sull’Ape Social, le maggiori difficoltà si stanno verificando per l’APE Social volontaria, nella misura in cui il Governo deve ancora trovare l’intesa con l’Ania e l’Abi, rispettivamente per definire la protezione assicurativa del prestito pensionistico nel caso in cui il soggetto venga a mancare e per definire i tassi di interesse sul prestito.
Chi è in possesso dei requisiti Ape Social ha il diritto di accedere a una formula definita reddito ponte, che può essere erogato dallo stato (Ape Social) o finanziato dagli stessi, tramite l’anticipo della pensione che dev’essere successivamente restituito con un piano ventennale alla banca erogante, motivo per il quale si sta cercando la soluzione con le banche.
La situazione attuale dell’Ape Social, dunque, è congelata fino a nuove disposizioni e la speranza è che il 1 marzo e nei giorni successivi si raggiungano le intese per avere un quadro chiaro e definito della situazione, in modo tale che possa essere resa effettiva dal 1 maggio.

Vi terremo ovviamente sempre aggiornati con le ultime notizie sulla riforma delle pensioni, facendo particolare attenzione su precoci quota 41 e Ape Social.



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17 responses to “Pensioni precoci quota 41 e Ape social: ultime notizie sui beneficiari

  1. Per l’Ape social è necessario aver compiuto 65 anni? Ma per piacere, state attenti a quello che scrivete! A queste norme è collegata la vita delle persone!

    1. Salve Giorgio, l’errore è 65 anni ( dovrebbe essere 63) ? Ti ringraziamo per la segnalazione che riporteremo al redattore e le chiediamo di aiutarci anche a capire dove l’errore. Purtroppo ci sono molti dati e poche certezze. Al momento quello che possiamo dire è che questi sono articoli informativi con dati che cambiano di ora in ora per cui è chiaro che le persone direttamente interessate a questo argomento debbano fare riferimento in primis alle fonti ufficiali.

  2. salve sono Sandro ho cominciato a lavorare nel luglio del 1974 e compio gli anni in aprile cosi non ho i dodici mesi di contribuzione prima dei 19 anni previsti cosi non so quando devo andare in pensione .e se devo aspettare il 2018 della Fornero mia amata.

  3. io sapevo che per l’ape social bisognava aver compiuto 63 anni e 30 anni di contributi.Vi pregherei di verificare e correggere eventualmente.Grazie

  4. Non si è mai parlato, scritto o letto di “almeno 65 anni!” ATTENZIONE, le classi d’età sono i nati nel 1951-52 e 53!! Ha ragione Giorgio …m’è venuto un colpo!!

    1. Emilio grazie anche a lei per il commento! Purtroppo come abbiamo detto in precedenza, le fonti sono tante e ancora c’è poca chiarezza. Aggiungeremo un piccolo aggiornamento nel pezzo! Grazie davvero per l’aiuto !

  5. ma non erano 63 gli anni e poi oltre ai nati nel 1951 52 e 53 anche per quelli che nel corso del 2017 compivano i 63 anni..

  6. Mi pare anticostituzionale che ci sia discriminazione tra i lavoratori che svolgono la stessa attività per quanto concerne il diritto all’ape social. Chi assiste un genitore con handicap grave ha diritto all’ape social,io che assisto mia zia convivente con me da vari anni e handicappata grave no. Ma le energie che io spendo per l’assistenza a mia zia non sono le stesse che spenderei per l’assistenza ad un genitore?Come si fa ad essere così stupidi da non capire che si è discriminatori?Ma i politici non dovrebbero avere il dovere di fare delle buone leggi che quantomeno non siano discriminatorie?

  7. La legge per i beneficiari dell’ape social è discriminatoria.Chi assiste un genitore con handicap grave ne ha diritto. Io che assisto mia zia con handicap grave e convivente con me da vari anni no. Ma io non spendo le stesse energie per l’assistenza a mia zia che spenderei per un genitore? Come si fa ad essere cosi stupidi o discriminatori da non capirlo? Ma i politici non sono pagati per fare delle buone leggi o quantomeno non discriminatorie?

  8. Sara’ l’ennesimo buco nell’acqua. Si fa la legge, ma poi non si emette il decreto attuativo. In questo caso la legge rimane lettera morta. Io non riesco a capire come facciano persone come la Fornero a gironzolare tranquille per le nostre strade. Dovremmo giustiziarle!

  9. Sono d’accordo con Cinzia l’APE social è discriminatoria e molto, dicono che per rientrarci bisogna
    essere disoccupato, bene. Ma per quale motivo il disoccupato è solo quello che è stato licenziato da
    una ditta? Io ho dovuto chiudere la mia attività edile artigiana individuale per motivi legati e alla crisi
    economica e anche per problemi fisici. Però per i grandi nostri esperti politici, grandi professori ecc.
    io sono un disoccupato di serie B e non posso rientrare nell’APE social, forse secondo me pensano
    che ho chiuso la ma piccola ditta con uno o due milioni di euro in banca. Cifra pari a molte loro
    liquidazioni. Per concludere dico che ho 40 anni di contributi e quasi 65 di età sono proprio curioso di vedere che trattamento mi faranno con i famosi decreti attuativi. E aggiungo, se non fanno presto
    a decidere non si potrà partire neanche dal 1 Maggio 2017 come hanno sempre promesso.
    Gianfranco 28 02 2017

  10. Mi rivolgo a chi ha scritto questo servizio su ape e ape sociale noto con stupore che sei abbastanza confuso mescoli ape volontaria con ape sociale che sono molto diversi sia come forma che come trattamento ti consiglio prima di scrivere di informati e studiare un po di piu

  11. Mi chiedo perchè, un lavoratore autonomo che ha perso il proprio lavoro causa crisi e false liberalizzazioni volute da Bersani per soddisfare i proprri elettori e non è assistito da nussuna forma disoccupazione,non viene considerato disoccupato ai fini dell’APE SOCIAL?

  12. Scontato che dopo 41 anni di attività lavorativa, una persona dovrebbe avere il diritto di andare in pensione, E se donna ancora prima. Riferendomi alla legge 104/92 articolo 3 comma 3, con
    un famigliare convivente di primo grado e invalidità al 100% dovrebbe avere il diritto di andare in pensione.
    Come dipendente mi sento il peso e la responsabilità del mio lavoro ho sempre cercato di evitare permessi e congedo parentale per assistere mia madre ferma a letto. L’ aiuto è solo a livello familiare.
    Questa situazione la ritengo in aggiunta ai problemi, anche usurante.

  13. Scontato che dopo 41 anni di attività lavorativa, una persona dovrebbe avere il diritto di andare in pensione. E se donna ancora prima. Riferendomi alla legge 104/92 articolo 3 comma 3, con un familiare
    convivente di primo grado e invalidità al 100%, dovrebbe avere il diritto di andare in pensione. Come dipendente mi sento il peso e la responsabilità del mio lavoro e per questo mi ritengo fortunato, ho sempre cercato di evitare permessi e congedi parentali per assistere mia madre ferma a letto da tre anni.
    L’assistenza è solo familiare. Questa situazione la ritengo in aggiunta ai problemi e non pochi, anche usurante.

  14. Faccio 63 anni il prossimo 17-06-2017, in quella data avrò esattamente 40 anni di contribuzione, sono un impiegato statale. ho un invalidità del 100% e la 104 art. 3 comma 3.
    1) Ho uno stipendi netto di 1650,00 se mi spetta l’APE SOCIAL quanto andrei a prendere di pensione?
    2) mia moglie che ha 61 anni può usufruire dell’ APE SOCIAL.

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