Economia

Pensioni precoci, quota 41, Ape Social e Ape Volontaria: ultime notizie su finestre e status disoccupati

Nuovi chiarimenti sulle pensioni precoci consentono adesso di avere un quadro completo sulla normativa. Ecco come funziona quota 41, l'Ape Social e l'Ape Volontaria


In questi primi giorni di primavera sembrano trovare una definizione più precisa tutte le normative in merito alla pensione precoci, alla quota 41 e, ancora, all’Ape Social e all’Ape Volontaria. Una serie di news ha permesso di fare più chiarezza su questi quattro argomenti che rappresentano i capisaldi della riforma delle pensioni.

Nonostante i piccoli passi in avanti continuano ad esserci ancora aspetti poco chiari che, inevitabilmente, finiscono con l’alimentare polemiche infinite tra i pensionati, le parti sociali e i rappresentanti del governo. Proviamo allora a fare il punto della situazione partendo dalle ultime notizie su precoci e Ape volontaria

Appena 36 ore fa Tito Boeri, presidente Inps, ha rilasciato un’intervista in occasione della presentazione del nuovo sito INPS. Nell’innovativo portale, operativo dal 3 aprile, sarà possibile avvalersi di un simulatore che calcolerà i costi per chi vorrà utilizzare lo strumento dell’APE volontaria, ovvero del sistema di prestiti che permetterà di andare anticipatamente in pensione pur non essendo ancora in possesso dei requisiti di legge. Boeri ha ricordato, a chi si avvarrà di tale strumento, che si tratta comunque di un sistema d’indebitamento, e pertanto è utile farne un calcolo di convenienza economica. Infatti, con l’Ape Volontaria si otterrà, fino alla data dell’accesso alla pensione, un reddito pari all’85% del futuro assegno che dovrà essere restituito in venti anni a un tasso pari al 4,6-4,7% per ogni anno.
Secondo le ultime notizie di oggi 30 marzo, i decreti attuativi per le pensioni precoci dovrebbero essere pronti entro pochi giorni. Il dibattito con i sindacati è però ancora in atto, ma sembra che sarà comunque possibile rispettare la scadenza del 1° maggio 2017 come data dalla quale si aprirà la finestra temporale per la presentazione delle domande di Ape Social e Ape volontaria.

Quota 41 news

A differenza dell’Ape volontaria l’Ape Social sarà a costo zero per il lavoratore. Ne potranno usufruire i lavoratori in condizione di disagio, come chi affronta lavori usuranti, e rientrano nella cosiddetta quota 41, ovvero hanno maturato 41 anni di contributi (se sussistono almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età). I sindacati si stanno battendo per far si che per tale categoria non si consideri l’età anagrafica (soglia dei 63 anni) ma, stando alle ultime news, nonostante tutta una serie di pressioni i confederali non sono riusciti ancora a strappare alcunchè di concreto su questo punto. 

Ape Social ultime notizie

In base alla normativa ad oggi in vigore, le pensioni precoci destinate a determinate tipologie disagiate di lavoratori e l’Ape Social, dovrebbero purtroppo essere erogate solamente fino a esaurimento fondi e in base ad una graduatoria stilata secondo l’età dei richiedenti.
L’Ape Social è prevista, oltre che per i lavoratori quota 41, anche per chi ha un’invalidità superiore al 74%, ha almeno 63 anni, è distante dalla pensione meno di 3 anni e 7 mesi, ha almeno 36 anni di contributi, per disoccupati e licenziati che abbiano esaurito da almeno 3 mesi ammortizzatori sociali e per lavoratori che svolgono mansioni usuranti.

Pensioni precoci disoccupati

L’esiguità di fondi destinata alle pensioni precoci attraverso l’Ape Social, pare non permetterà a tutti i lavoratori richiedenti di usufruire di questo strumento. A causa di ciò i lavoratori disoccupati dovrebbero non avere più la precedenza sulle altre categorie; le graduatorie saranno costruite in base all’età anagrafica. Su questo punto, stando alle ultime notizie di oggi 30 marzo, c’è ancora molta confusione. 

Pensioni precoci usuranti

L’Ape Social è prevista anche per chi svolge mansioni gravose, senza pause da almeno sei anni prima del pensionamento agevolato. Si tratta di una categoria che concerne undici attività. I Sindacati stanno spingendo perché i sei anni possano essere maturati nel giro di almeno otto anni, in modo da permettere l’accesso anche a chi ha avuto delle pause lavorative e/o dei momenti di disoccupazione.

Chi vorrà usufruire dell’Ape Social e dell’Ape volontaria dovrà presentarne domanda dal 1° maggio 2017 fino al 30 giugno 2017. I relativi assegni dovrebbero essere versati entro ottobre – novembre. La richiesta potrà essere inviata anche in una seconda finestra temporale (dal 1° luglio al 30 novembre) con erogazione del dovuto probabilmente tra gennaio e febbraio 2018.



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10 responses to “Pensioni precoci, quota 41, Ape Social e Ape Volontaria: ultime notizie su finestre e status disoccupati

  1. in base all età anagrafica x pensioni precoci quota 41 è assurdo dare la precedenza a chi è più anziano, non avrebbe ragione di esistere la parola (precoce) ci sono già tanti altri paletti che bloccano l entrata, forse chi scrivono questi articoli sono assai disinformati,non avendo la più pallida idea di cosa significhi lavorare in catena di montaggio a 14 anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Non ci siamo assolutamente
    PRECOCI con inizio lavoro prima dei 18 anni pieno DIRITTO ottenere pensione prima di ogni altro a 41 anni di contributi versati la meritata pensione senza nessun vincolo d’età anagrafica e nessun paletto……..

    Rossi Gabriele

  3. CommentoCosì io che ho 63 anni ma sono del 1954 disoccupato dal 2011 finita cassa integrazione 2014 sarò scavalcato nella graduatoria dal 1953/52 con soli tre mesi di disoccupazione…….ma forse con una partita di calcetto riuscirò ad avere i miei 85 euro di pensione dopo 33 anni di versamenti….

  4. Secondo il Governo l’APE SOCIALE non comporta l’aspettativa di vita,quindi bastano 63 anni e 30 anni di contributi. Per le categorie a forte disagio ,come gli invalidi e i disoccupati.

  5. PER L’APE SOCIALE RIGUARDA I NATI TRA TRA IL 1951/1953 O INTERESSA ANCHE I NATI NEL 1954.NEL MIO CASO,COMPIO 63 ANNI A NOVEMBRE
    DI QUEST’ANNO.

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