Economia

Pensioni precoci: Ape social e quota 41 cambiano ancora, ultime notizie sui requisiti ridotti

Su Ape social e pensioni precoci quota 41 si prova a ricucire dopo le polemiche dei mesi scorsi. Le ultime news subiranno un ulteriore aggiornamento a seguito della pubblicazione dei decreti


Dovrebbero uscire a giorni i decreti attuativi in ordine alla riforma sulla pensione anticipata; in realtà, tale novità legislativa doveva già essere in vigore da Febbraio, tuttavia sono stati riscontrati alcuni ostacoli di ordine burocratico per cui ancora oggi si attende la sua emanazione che dovrebbe comunque avvenire entro Pasqua. Le vere novità per le pensioni precoci e Ape Social, quindi, si sapranno con assoluta certezza nel giro di pochi giorni. La tabella di marcia dell’esecutivo, infatti, ha dato priorità all’approvazione del Def che è avvenuta appena 24 ore fa.

Ape social requisiti e ultime notizie

L’ipotesi di riforma stabilisce come potrà essere corrisposto un anticipo del novanta per cento della pensione maturata all’epoca della richiesta di pensionamento anticipato qualora manchi un anno all’età pensionabile, dell’ottantacinque per cento nell’ipotesi di due anni di APE e dell’ottanta per cento se è pari o superiore a tre anni.
Questo sistema consentirà di far rimanere contenuto il costo delle rate entro il livello del 15%. Queste indicazioni hanno trovato conferma nelle ultime notizie sulle caratteristiche dell’Ape Social. 
Si ricorda, poi, come quelli fin’ora descritti sono gli importi massimi che potranno essere richiesti: il lavoratore potrà in ogni caso chiedere un anticipo più basso.
Nella riforma è stata introdotta anche la soglia di reddito laddove il prestatore di lavoro abbia in corso altri prestiti (ad esempio, il mutuo per l’abitazione); in questo caso la cifra ottenuta sommando l’Ape e le rate non potrà essere superiore al trenta per cento della pensione.
Per quel concerne i requisiti che dovrebbero essere introdotti a seguito della riforma delle pensioni si segnala che per avere diritto all’APe si dovrà aver maturato una pensione pari ad almeno 702,65 Euro.
Si ricorda, tuttavia, come l’APe sociale continuerà ad essere incompatibile son il proseguimento dell’attività lavorativa.

Ape social costi

Ebbene, esaurita la fase di negoziazione con i sindacati si sta cercando di risolvere in seno al Governo il problema relativo agli accordi con le banche che dovranno, di fatto, finanziare il prestito. Stando alle ultime notizie di oggi 13 aprile, si presume che non vi sarà un cospicuo numero di istituti finanziari disposti ad accettare tali condizioni, anche perché essere risulteranno essere di gran lunga favorevoli al debitore. Le cifre ipotizzate concernono un Tan che si attesti intorno al 2,75% a cui sommare un costo che oscilla tra lo 0,05% e lo 0,1% per la commissione di accesso al Fondo di Garanzia. Per quel che riguarda, inoltre, la concessione del prestito, esso sarà spalmato su dodici mesi, mentre per la restituzione vi saranno tredici rate annuali per un tempo totale di venti anni.

Quota 41 precoci ultime notizie

Quota 41 è un istituto finalizzato ad agevolare coloro che sono entrati nel mondo del lavoro in giovane età, prima del compimento del diciottesimo anno.
La riforma che entrerà in vigore dal 1° Maggio 2017 consentirà a questi soggetti che si trovano in difficoltà economica di accedere alla pensione anticipata con degli sconti rispetto a quanto previsto dalla Legge Fornero, che attualmente prevede l’uscita al compimento di 42 anni e dieci mesi di contributi gli uomini, 41 anni e dieci mesi per le donne.
Stando alle ultime news sui precoci, la nuova legge, invece, consentirà un’ulteriore possibilità di uscita a 41 anni di contributi, qualunque sia l’età anagrafica, a favore dei soggetti che hanno iniziato a lavorare prima dei diciannove anni e che possono dirsi rientrare nel “sistema misto”
Tale tipologia di intervento è molto selettiva, poiché per poter usufruire dell’agevolazione si deve rientrare in uno dei cinque profili espressamente previsti dalla riforma.
L’intervento normativo, inotre, riguarderà sia i lavoratori dipendenti del settore privato, sia coloro che svolgono la propria opera nel pubblico impiego, nonché coloro che sono iscritti alle gestioni speciali (ad esempio, artigiani, coltivatori diretti, eccetera), purché rispettino i profili sanciti dalla legge.
Restano escluse, invece, alcune tipologie di lavoratori che sono iscritti presso gestioni previdenziali private, ad esempio gli avvocati, i notai, i commercialisti.
Tale tipologia di beneficio non ha data di scadenza, essendo tuttavia presente un vincolo di bilancio: laddove, infatti, le richieste di pensionamento superino le risorse messe a disposizione vi sarà un differimento sancito con Decreto del Presidente della Repubblica.
In parole povere, la riforma della quota 41 precoci consentirà di poter ottenere un ulteriore sconto di dieci mesi per le donne dipendenti ed autonome e di un anno e dieci mesi per i lavoratori sia essi autonomi o dipendenti.
E’ importante ricordare, inoltre, come tale regime agevolato non comporterà alcuna penalità sulla pensione percepita dal soggetto.



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1 response to “Pensioni precoci: Ape social e quota 41 cambiano ancora, ultime notizie sui requisiti ridotti

  1. Commento
    Riporto dal testo: “Per quel che riguarda, inoltre, la concessione del prestito, esso sarà spalmato su dodici mesi, mentre per la restituzione vi saranno tredici rate annuali per un tempo totale di venti anni.”
    TREDICI RATE?, ma se è un prestito e non pensione, non prevedono la tredicesima, come faranno a riprendersi TREDICI rate di restituzione? :-O

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