Politica

Decreto svuota-carceri: chiesta la fiducia

Il decreto svuota carceri: chiesta la fiducia


Oggi il Governo Monti si ritrova, ancora una volta, a dover chiedere la fiducia su un decreto legge proposto dall’esecutivo. Ad andare sotto i riflettori, adesso, è il discusso decreto svuota-carceri che il Ministro della Giustizia, Paola Severino, ha messo in cantiere dall’inizio del suo mandato. Questo nuovo invito alla fiducia, scaturisce dall’esigenza di venire in contro ai circa 600 emendamenti che la Lega ha deciso di discutere sulla legge in questione. Alla fine il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha annunciato che veniva richiesta la fiducia sul decreto, ma non ha nemmeno finito di parlare che dalle poltrone della Lega Nord si sono alzate grida contro il Governo. I parlamentari indignati, hanno urlato “Vergogna! Vergogna!” contro un governo che non  riesce a governare se non attraverso richieste di fiducia.

Dello stesso avviso e l’Idv, che, attraverso le parole si Fabio Evangelisti, non ha mancato di sottolineare quanto questo governo sia simile al precedente, sempre costretto a chiedere la fiducia al Parlamento per poter emanare decreti e leggi. Ma dall’Idv viene anche precisato che, questo governo non è politico e quindi dovrebbe essere molto più attento alle esigenze del Parlamento.

Intanto il Guardasigilli assicura che nessuna persona pericolosa usufruirà del decreto svuota-cerceri e che i delinquenti continueranno a restare all’interno delle carceri, anche se si svuoteranno e non poco, le celle delle prigioni. Ma servirà davvero un altro decreto del genere? Servirà liberare le carceri dal sovraffollamento e ritrovarsi, nel giro di pochi mesi nelle stesse condizioni? Queste non sono solo le domande che si pongono i parlamentari, ma anche i cittadini, che a loro hanno demandato un incarico importante qual è quello del governo del paese e che adesso devono fare i conti con decreti e leggi che passano attraverso la fiducia.

Ma queste parole non possono fermare la determinazione del governo che già dal suo insediamento ha precisato di non volersi fermare dinanzi a problematiche inerenti a qualche forma di dissenso. Sembra, infatti, che nessuno dei Ministri in carica si senta minacciato più di tanto, dalla reazione non solo popolare, ma anche politica delle scelte che si stanno affrontando. Severino, Fornero, Cancellieri, Passera e compagnia, hanno ben delineate le loro mete e non credono in una politica di discussione e di dialogo. “Andiamo dritti per la nostra strada” è lo slogan che Monti e compagni continuano a propinarci, cercando, almeno in qualche punto, di avere la fiducia della gente, o, almeno, quella di una forza politica che segua e approvi il loro operato. Cadiamo sicuramente sempre più in una nota degenerativa della nostra politica che sta perdendo di smalto e di capacità decisionale adeguata.

Teresa Corallo



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