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Massimo Giuseppe Bossetti rinviato a giudizio: il processo inizia a luglio

Le ultime notizie da Bergamo: Massimo Giuseppe Bossetti è stato rinviato a giudizio. Il processo inizia il 3 luglio 2015


Una giornata decisiva per il destino di Massimo Giuseppe Bossetti. Si va a processo: la decisione è del gup di Bergamo Ciro Iacomino. Il processo dovrebbe iniziare in data 3 luglio 2015. Dalle 9 alle 13.30 di lunedì 27 aprile a Bergamo, Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore arrestato il 16 giugno scorso con l’accusa di aver seviziato e ucciso la tredicenne Yara Gambirasio, si è trovato davanti al giudice dell’udienza preliminare intenzionato a difendersi dalle accuse che potrebbero portarlo all’ergastolo. Ricordiamo che Massimo Giuseppe Bossetti è accusato di omicidio, aggravato dalle sevizie e crudeltà, dalla minorata difesa della vittima e calunnia ai danni di un suo collega di lavoro sui cui avrebbe sviato i sospetti. Seduta blindatissima questa mattina anche se c’era molti giornalisti fuori dal palazzo di Giustizia in attesa di conoscere l’esito della sentenza.

Il secondo piano del tribunale di Bergamo, per tutta la mattinata, è stato «blindato» per assicurare il tranquillo svolgimento dell’udienza. Sono numerose le troupe televisive fuori dall’edificio. In aula questa mattina pare non ci fossero nè i parenti di Yara Gambirasio, i genitori della tredicenne uccisa il 26 novembre del 2010, nè i parenti di Massimo Giuseppe Bossetti.

Alle 8.45 hanno raggiunto il Tribunale di Bergamo anche i legali di Bossetti: Claudio Salvagni e Paolo Camporini. Salvagni ha annunciato subito di seguire il rito ordinario. In aula anche il legale della famiglia Gambirasio Andrea Pezzotta, oltre al pm Letizia Ruggeri.

L’udienza di questa mattina è iniziata con due eccezioni di nullità presentate dalla difesa di Bossetti al gup. La prima riguarda il capo di imputazione che presenta un doppio luogo di commissione del delitto: Brembate Sopra e Chignolo; la seconda è stata la richiesta di nullità o inutilizzabilità degli accertamenti biologici compiuti dal Ris in quanto esperiti con lo strumento della delega di indagine e non, invece, con l’avviso alle parti. Entrambe le richieste sono state respinte. La difesa di Bossetti ha inoltre richiesto un incidente probatorio con nuovi esami sul dna di ignoto 1 ma anche questa richiesta è stata respinta.

Se i giudici avessero accolto le richieste della difesa riguardanti il dna ritrovato sugli indumenti di Yara e i nuovi esami da fare ci sarebbe potuto essere anche un colpo di scena ma a quanto pare non hanno ritenuto necessario accogliere le richieste dell’avvocato Salvagni e del team che difende Massimo Giuseppe Bossetti.



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