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Hotel Rigopiano aggiornamenti 22 gennaio 2017: sono 5 i morti, si cercano 23 persone

Hotel Rigopiano aggiornamenti 22 gennaio 2017: sono 5 i morti, si cercano 23 persone. Ecco le ultime notizie da Farindola


Tanti piccoli drammi un in dramma più grande. Le notizie che arrivano frammentarie, le notizie non esatte, le illusioni, le disillusioni. Sono ore di angoscia, di panico, di speranza. Sono ore in cui si cerca ancora ma le speranze adesso, davvero iniziano a venir meno. Sono passate troppe ore da quando la slavina ha travolto l’Hotel Rigopiano facendolo slittare, distruggendo tutto quello che era stato costruito con passione. Sono passate troppe ore ma i vigili del fuoco e tutte le persone del soccorso impegnate nel lavori di ricerca non mollano. Si cercano ancora 23 persone e la speranza è che gli ospiti dell’Hotel Rigopiano abbiano trovato dei rifugi di fortuna, come la camera in cui si trovavano i bambini: aveva dell’acqua, la nutella, giocavano a biliardo. Ma non tutti hanno avuto lo stesso destino, il piccolo Edoardo che è stato estratto tra i primi, viene accolto con la grande gioia per il suo ritorno a casa mentre chiede dei suoi genitori. Purtroppo però dovranno presto dirgli che quel maledetto inferno di neve glieli ha portati via. Tra i 5 morti certi infatti, ci sono proprio i genitori del bambino.

IL BILANCIO AL 22 GENNAIO 2017: LE ULTIME NOTIZIE DALL’HOTEL RIGOPIANO DI FARINDOLA 

Il bilancio ufficiale delle vittime è salito a cinque: ai primi due corpi recuperati, quello del maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino e del cameriere Gabriele D’Angelo, si sono aggiunti quelli estratti nella notte dai soccorritori: Nadia Acconciamessa e Sebastiano Di Carlo, genitori del piccolo Edoardo, che si è salvato, e Barbara Nobilio, 51 anni, di Loreto Aprutino (Pescara), che era in vacanza con il marito, di cui non si hanno ancora notizie. All’appello, infine, secondo quanto reso noto dalla prefettura di Pescara mancherebbero 23 persone, tutte disperse. 

I SUPERSTITI PORTATI IN OSPEDALE: STANNO BENE MA SONO SOTTO CHOC

Ai due sopravvissuti recuperati all’alba di giovedì – il cuoco Giampiero Parente e il “tuttofare” dell’hotel Fabio Salzetta – si aggiungono la moglie di Parete, Adriana Vranceanu, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di venerdì, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo; entrambi rimasti orfani (i genitori di Samuel sono ancora dispersi). Nella notte tra venerdì e sabato sono poi state estratte vive altre quattro persone, due uomini – Giampaolo Matrone (lievemente ferito) e Vincenzo Forti – e due donne, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi

I soccorritori al momento continuano le loro ricerche, sentono dei rumori, ma al momento non sentono delle voci. E in queste storie di disperazione c’è anche quella di Stefano, il fidanzato di Francesca. All’inizio, mentre la giovane veniva salvata dai soccorritori, si era anche detto che nel gruppo c’era Stefano. Il padre aspettava di poterlo riabbracciare in ospedale a Pescara ma il giovane non è mai arrivato. E’ un giallo: Francesca chiede di lui, racconta che era in uno stanzino senza acqua e vuole sapere se anche lui è salvo. Il padre di Stefano, travolto dalla disperazione si sfoga urlando davanti all’ospedale e chiede di avere notizie: “Mi avevate detto che mio figlio era salvo, mentre lo aspetto, sto morendo io” queste le strazianti parole del padre del ragazzo. 



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