News dal mondo

Prende piede la tendenza dei locali No Kids: vietato l’ingresso ai bambini

La tendenza No kids sta prendendo sempre più piede anche in Italia. I locali vietati ai bambini aumentano, scopriamo il perché


Si chiama tendenza No Kids: ingresso vietato ai bambini. Questa l’ultima tendenza che sta prendendo piede anche in Italia. Molti clienti dei locali sono soliti garantire alla loro affezionata nicchia una serata di calma e relax. I bambini piangono, urlano, corrono, sporcano, ecc. e per questo potrebbero far desistere gli amanti della tranquillità a passare una serata in un ristorante o in una pizzeria. Per questo molti locali hanno affisso dei cartelli con su scritto chiaramente: vietato l’ingresso ai bambini. Questa tendenza No Kids è arrivata in Italia da qualche anno e ha fatto scalpore proprio pochi giorni fa un ristorante in provincia di Brescia in cui sono soliti non fare entrare bambini dopo le 21:00. Nata negli Usa, la tendenza No Kids sta spopolando anche all’estero, ma se da una parte esistono i favorevoli, dall’altra sono molti i contrari.  In Germania, tra decine di alberghi e caffè dove cioè i bambini sono banditi, sono comparsi annunci immobiliari riservati agli adulti senza pargoli. Queste strutture stanno ottenendo un grande successo. In Italia, pur non essendoci alcun divieto ufficiale, il target riservato ai soli adulti è preferito da diversi resort esclusivi, come ad esempio l’hotel Mont Blanc in Valle d’Aosta, l’Alpin Garden in Val Gardena, il Palazzo Hedone a Scicli, provincia di Ragusa, l’Antico Casale di San Gimignano e la Scalinatella di Capri. Il cartello No Kids garantisce ai clienti il valore aggiunto di un soggiorno all’insegna della pace e del relax. Tuttavia, anche se al momento è permesso agli albergatori non accettare un cliente solo se sprovvisto di un documento di identità, la legge non ha una giurisdizione in merito. Quindi, questa tendenza sta creando polemiche. Insomma, ingresso vietato ai bambini in molti locali per la gioia di alcuni. Siete d’accordo con questo modo di fare o per voi non dovrebbero esserci tali “discriminazioni”?



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.