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Erin Moran aveva il cancro, il marito racconta le ultime ore di Joanie di Happy Days (Foto)

Il marito di Erin Moran, Joanie di Happy Days, racconta le sue ultime ore, era malata di cancro (foto)


La ricorderemo tutti come Sottiletta, Joanie di Happy Days, e forse questo non sarebbe un desiderio per Erin Moran (foto). La protagonista della famosa serie degli anni ’70 ’80 è morta pochi giorni fa e dietro il suo addio c’erano troppe voci che parlavano di droga e di alcol. L’autopsia ha invece rivelato che Erin Moran è morta per un cancro alla gola; era al quarto stadio, nè droga né altra dipendenza, Joanie è andata via serena mentre suo marito le teneva la mano. Ed è proprio suo marito, Steve Fleischmann, che racconta le ultime ore di Joanie; in una lunga lettera che l’uomo ha inviato all’Happy Days International Fan Club ha spiegato ciò che nessuno sapeva, la forza che Erin ha avuto e il loro amore. “Il cancro si era diffuso alla milza, aveva molto liquido nei polmoni e si era esteso anche a parte del cervello” scrive Steve ma aggiunge che il Norton Cancer Institute non aveva mai detto quanto fosse grave.

Non si sarebbe salvata nemmeno se fosse stata in ospedale, il marito si consola pensando che è stato meglio che sia morta nel sonno accanto a lui.

A fine novembre Erin si è svegliata e c’era una macchia di sangue sul cuscino. Nei giorni seguenti il sangue è aumentato così siamo andati da un otorinolaringoiatra che ci disse che voleva fare una biopsia”. Da lì i cicli di radioterapia e chemioterapia, ma alla fine il male è solo peggiorato e a febbraio Erin non riusciva più a parlare, a mangiare, a bere: “Aveva un sondino per alimentarsi e le davo da mangiare dalle 6 alle 8 volte al giorno. Era ancora felice, attiva e mandava messaggi agli amici tutto il giorno. Poi le 48 ore che hanno condotto alla morte”. Il marito ha concluso rivelando gli ultimi momenti della indimenticabile Joanie: “Guardava la tv nel letto, mi sono steso accanto a lei e le ho tenuto la mano. Mi sono risvegliato un’ora più tardi, le tenevo ancora la mano ma lei se n’era andata”.



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