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A Tu si que vales il messaggio contro il Femminicidio con la storia di Nancy e Sara

A Tu si que vales, nella puntata dell'8 ottobre 2016, il messaggio contro il Femminicidio con la storia di Nancy e Sara


Siamo abituati a sentire spesso il termine femminicidio ma questa volta, le storie che lasciano un segno indelebile nel cuore, sono state raccontate in un programma in cui abitualmente si ride e si scherza. Nella puntata di Tu si que vales in onda l’8 ottobre 2016 infatti, due donne hanno deciso di raccontare le loro storie drammatiche. Lo hanno fatto senza volersi esibire, non volendo che i giudici considerassero la loro una esibizione, ma solo con la voglia di lanciare un messaggio di fronte a  milioni di spettatori, una occasione che non capita sicuramente tutti i giorni. La giovanissima Nancy ha perso la sua mamma e il suo papà: è stata una figlia orfana, abbandonata da tutti, dalle istituzioni in primis. Non è la prima volta che va in tv a raccontare coraggiosamente la sua storia. Lei che ha visto suo padre uccidere la sua mamma e poi togliersi la vita. Oggi studio Giurisprudenza con le sue forze, spera di farcela per poter aiutare tutti quei bambini che vengono lasciati, tutti quei bambini come lei. Perchè il femminicidio non uccide e basta, ma distrugge anche chi resta. Con il forte messaggio alle sue spalle “se questo è un uomo” Nancy racconta la sua difficile storia e lascia poi la parola a Sara.

La signora Sara ha perso sua figlia, uccisa dal compagno: “Aveva poco meno di 19 anni...”. Sara ha deciso di fare qualcosa anche per tutte le altre mamme, le altre donne ma anche per i parenti tutti che si ritrovano in queste situazioni drammatiche: ha dato vita ad un’associazione contro la violenza sulle donne. “Bisogna educare i figli ad essere uguali, se un bambino vuole giocare con le bambole che ci giochi, se una bambina vuole giocare con le macchine, che faccia. Un uomo ha diritto di piangere senza essere considerato una femminuccia o una persona debole. Ci vuole rispetto nella vita. Mia figlia è stata uccisa perché ha detto No a un uomo”.

Parole di condanna da parte di Maria de Filippi che ha definito gli uomini che commettono gesti simili solo come dei “rifiuti umani”. E poi ha chiesto agli uomini in studio di avvicinarsi alle due signore e di ribadire il concetto. Chi picchia non è un uomo.

Il video è disponibile sulla pagina Fb di Tu si que vales.



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