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La Camera ha detto si alla legge anti-Green Hill

La Camera ha detto il primo si alla legge che vieta i test sugli animali, la cosiddetta legge anti - Green Hill


La legge anti-Green Hill ha ottenuto il primo si della Camera. Infatti la commissioni Affari sociali di Montecitorio, con larga maggioranza, ha espresso parere favorevole su questa legge voluta dalla delegazione europea. La questione di Green Hill e degli animali utilizzati come cavie da laboratorio è un problema che da tempo divide l’Italia e non solo, proprio per questo l’Europa stessa ha premuto a favore di questa legge contro gli esperimenti sugli animali. La commissioni Affari sociali ha dunque detto si, facendola passare alla commissione Politiche Comunitarie per poi portarla in Aula. Nella relazione che hanno stilato si può leggere che hanno espresso il loro parere favorevole anche per evitare di fare ulteriori emendamenti, come suggerito dal governo, in quanto in tal modo si sarebbe andato incontro a sanzioni per il ritardo che si sarebbe venuto a creare finalizzato all’approvazione della legge. Sempre su questa relazione è possibile leggere che la Camera chiede al governo, di attenersi strettamente all’obbligo giunto di conformità con la normativa europea per applicare le direttive contenute nell’articolo 13. Sempre dalla Camera, hanno comunque aggiunto di essere preoccupati sul divieto di esperimenti e di qualsiasi altra procedura che possa portare dolore all’animale, senza l’utilizzo di anestesia o analgesici. Inoltre, si sono detti fermamente convinti del no agli xenotrapianti ( trapianti di organi, tessuti e cellule effettuate tra animali di specie diverse) e alle sostanze d’abuso sui piccoli animali. In realtà queste decisioni sono state molto combattute perché se da un canto le associazioni di salvaguardia degli animali non possono che essere soddisfatte, dall’altro lato c’è da essere seriamente preoccupati per il futuro della ricerca in Italia, che in tal modo potrà essere fortemente compromessa.



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