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Neve a Giugno, le recensioni dei lettori: “prima di giudicare si deve conoscere”. Domani Bufano alla Feltrinelli di Lecce

"Andrea ha da dirvi qualcosa". UltimeNotizireFlash è lieta di ospitare nelle sue pagine virtuali la recensione di un acuto lettore di Neve a Giugno, Franco Scomodo. Domani Andrea Bufano sarà alla Feltrinelli di Lecce


E’ con un pizzico di vanto (vanto per avere avuto coraggio ossia quello che per un sito/blog/giornale dovrebbe essere la normalità) che rivendichiamo il nostro impegno a sostegno del libro Neve a Giugno di Andrea Bufano.  La storia di Andrea ci ha subito colpiti perché è la storia di un ragazzo che ha sbagliato tantissimo ma è anche la storia di un uomo pieno di inquietudini eppure estremamente coraggioso e sprezzante. Il suo Neve a Giugno, per noi, merita diffusione, incontro e dibattito. Chiaramente il dibattito non significa adulazione ma critica consapevole e osservazione da più punti di vista. E’ per questo che da oggi iniziamo a pubblicare il punto di vista di chi con Neve a Giugno ha fatto i conti. In piena libertà e senza censura. E’ per questo che invitiamo gli amici salentini interessati a partecipare alla presentazione del libro che si terrà alla Feltrinelli di Lecce mercoledì 18 febbraio. E’ per questo che, pubblicamente, invitiamo chi come noi opera in questo settore a fare il proprio dovere di informazione e a dare spazio  alla battaglia di Andrea che è la battaglia di chi si batte contro ogni forma di pregiudizio. Ringraziamo quindi i ragazzi di Leccezionale, di Tagpress, di Qelsi e di Theopinonboss. (Enzo Lecci)

Recensione Neve a Giugno

Neve A Giugno” ripercorre la fanciullezza e l’adolescenza del protagonista, mentre il seguito della vita dell’Autore è rappresentato da quindici capitoli, ogni capitolo a sua volta vuole servire come una sorta di avviamento a un’analisi e a una valutazione critica del proprio vissuto esistenziale.

C’è un filo comune che lega impercettibilmente i quindici capitoli, pure così variegati e diversi tra loro.

Quel filo è la forza di resistere, di combattere nonostante una quotidianità senza spiragli, di rialzarsi dopo ogni caduta, di amare la vita e la Libertà. Un invito a sopravvivere ed a non mollare mai.

Si ripercorrono alcuni momenti importanti della vita dell’Autore, dalla sua fanciullezza ed adolescenza tout court fino ad oggi; parla di illegalità, abusi ed eccessi, ma parla anche di piccoli (o grandi) episodi personali, di prevaricazioni subite, di illegalità serenamente attuate, di ingiustizie palesi, rimaste tali, di offese alla sua dignità di uomo.

Poiché questi ultimi problemi hanno riguardato la sua esistenza, dalla sua adolescenza ad oggi, Egli ha ritenuto opportuno renderli noti, non solo per quegli amici e conoscenti ai quali rimane oscuro il motivo di certi suoi atteggiamenti ma anche,  soprattutto, per dimostrare come si possa rinascere nonostante gli avversi destini, trasformando tutto in rabbia positiva.

Ne è nato un libro che si legge veramente di corsa, piuttosto insolito nella letteratura contemporanea, un libro che sfugge ad ogni definizione precisa, così come il protagonista nei quindici capitoli pare che salta da un ramo all’altro, restando più inafferrabile d’un animale selvatico che ama tenersi in bilico su sostegni fragili come rami circondati dal vuoto.

Il lettore Vi potrà rintracciare quell’immedesimazione nella vicenda umana di Andrea Bufano che è la prima regola dei libri d’avventure.

Infatti, un modo di accostarsi a questo libro potrebbe essere quello di considerarlo una specie di “Alice nel paese delle meraviglie” o di “Peter Pan” o di “Barone di Munchhausen“, cioè di riconoscerne la filiazione da quei classici dell’umorismo poetico e fantastico, da quei libri scritti per gioco, che sono tradizionalmente destinati allo scaffale dei ragazzi. Nello stesso tradizionale scaffale, quei libri però si trovano fianco a fianco con gli adattamenti giovanili dei classici pensosi come il “Don Chisciotte” e il “Gulliver“… ed infatti, l’Autore, non solo nei primi capitoli, ritorna alla sua fanciullezza, raccontandone vari aneddoti, ma spiega come solo la Verità e l’Onestà a livello di Coscienza ci fanno totalmente Liberi, ma veritas odium parit; non c’è nulla che offenda più della verità per chi vive nella torre d’avorio del pregiudizio, ed è un rischio che Andrea ha deciso di correre come mezzo di ascesa morale, aguzzando l’ingegno ed utilizzando la scrittura come un meccanismo di difesa in una esistenza che lo vuole ad ogni costo vinto. E’ stato sempre facile dare addosso a chi, come Andrea Bufano, si dissocia dal coro di coloro i quali del pregiudizio ne fanno una bandiera da sventolare; e le analisi amare che sprigionano i quindici capitoli del libro, sono la prova stessa della loro allarmante veridicità. Prima di giudicare bisogna conoscere, e per conoscere bisogna sperimentare sulla propria pelle. Il diavolo, diceva Goethe, si annida nelle piccole cose e, a mio parere, le piccole cose contengono in sé il destino delle grandi, come nella conchiglia si ode il rumoreggiare del mare. Ritengo che ognuno di noi sia un microcosmo nel macrocosmo e quel mare che è toccato, oggi, ad uno, potrebbe toccare, domani, a tanti altri.

Nonostante il sole fosse diventato un “torchio”, il cammino un deserto, la meta una scommessa, il nostro Andrea alla fine della sua odissea è riuscito a trovare l’unico spazio di autenticità e di salvezza nella scrittura e ritrovar così se stesso.

In “Neve A Giugno” ci si può trovare anche il gusto di quei classici della narrativa avventurosa in cui un uomo deve risolvere le difficoltà d’una situazione data, d’una lotta con la natura (a cominciare da Robinson Crusoe naufrago sull’isola deserta), o d’una scommessa con se stesso, d’una prova da superare (come Phileas Fogg che corre intorno al mondo in ottanta giorni). Solo che qui la prova, la scommessa è qualcosa d’incredibile: lottare e sconfiggere la morte civile.

E’ dunque una avventura di vita vissuta, che si salda a un radicamento nel presente, che chiama a render conto di quel che si è imparato vivendo. L’Autore, attraverso la scrittura, sente la prima conquista d’una maturità… forse così si spiega il tono sentenzioso che il libro prende ogni tanto, quasi il suo intento fosse la definizione d’una morale di vita.

E la prima lezione che potremmo trarre dal libro è che la disobbedienza acquista un senso solo quando diventa una disciplina morale più rigorosa e ardua di quella a cui si ribella. Ma non stiamo andando troppo in là nel caricare di significato un libro che si legge tutto di corsa? Può anche essere. Di fatto, per chi vuol trarre una morale dal libro, le vie che restano aperte sono molte. Quello che si può indicare come dato sicuro è un gusto dell’Autore per gli atteggiamenti morali (non già moralistici!), per l’auto-ricostruzione volontaristica, per la prova umana, per lo stile di vita.

Un libro, quindi, diretto a tutti, vien da dire, come si legge nelle locandine di certi films diretti, appunto, a tutti. Non solo un libro da indirizzare ai ragazzi degli istituti scolastici, perché un libro per le scuole rischia in certi casi di restringere il suo potenziale pubblico, per divenire solamente uno strumento didattico diretto a poche fasce di lettori, e da riporre, alla fine dell’anno scolastico, insieme ai giorni di fatica. Non è forse il caso di “Neve A Giugno”. Esso è certo uno strumento didattico, perché è un libro bello, e le cose belle non possono, oltre che farsi godere, non insegnare qualcosa. E’ uno strumento didattico anche perché è capace di far pensare, e non è poco, in un’epoca in cui pure i giudizi e i commenti ci arrivano già confezionati.

Ma è soprattutto un libro da leggere dall’inizio alla fine. Da parte dei ragazzi, certo. Ma da “passare” in fretta anche ai genitori.

All’ombra del pregiudizio nasce “Neve a Giugno”, nascono i quindici capitoli che vi propone l’Autore, all’ombra di un clima di verità e di autenticità, goliardicamente scherzoso, e spesso irriverente, ma pieno di semplicità, anche, di scrittura e di messaggio, che non è mai banalità, si badi bene, senza arzigogoli retorici e intellettualistici.

Vi invito tutti ad accostarvi a “Neve A Giugno”, allora.

Andrea, ha da dirvi qualcosa.

Lo scoprirete voi stessi avventurandovi nella lettura di questi 15 capitoli.

Recensione di Franco Scomodo che ringraziamo di cuore.

 

Feltrinelli BufanoNeve a Giugno alla Feltrinelli di Lecce

Mercoledì 18 febbraio dalle ore 18,30 Andrea Bufano presenterà il suo libro alla Libreria Feltrinelli di Lecce

Relatori della serata: Dott.ssa Rita Russo – Direttrice Casa Circondariale Borgo San Nicola, Paolo Foresio – Conduttore radiofonico Radio Norba, Don Raffaele Bruno – Sacerdote a Frigole ed ex Sacerdote Borgo San Nicola

 

 



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