Viaggi e Turismo

San Daniele del Friuli, turismo da record ad agosto tra storia, food ed eventi

Oltre 1200 visitatori al giorno nel periodo compreso tra luglio e agosto nel piccolo borgo di San Daniele del Friuli: tutti attratti dall'illustre cittadino, il prosciutto San Daniele

Un mese di agosto con ottime presenze in Friuli-Venezia Giulia, terra bella e accogliente perché ricca di cultura, storia e natura. L’Italia quest’estate è stata presa letteralmente d’assalto dai turisti, grazie alla ripartenza legata all’avanzamento della campagna vaccinale. La formula scelta dalla maggior parte dei vacanzieri è diversa rispetto a qualche anno fa, quando si partiva per raggiungere una meta in cui sostare per una settimana intera o due. Le visite oggi sono di 3-4 giorni, quindi ‘mordi e fuggi’: si sceglie una destinazione dove fare base per poi spostarsi e andare alla scoperta del territorio circostante.

Proprio il fatto di offrire molto in termini di relax, svago e buon cibo ha reso il Friuli-Venezia Giulia una meta perfetta per molti target di visitatori: famiglie, comitive di amici e coppie. Ed è stato soprattutto il borgo di San Daniele del Friuli a far registrare un afflusso da record. Qui si sono riversati infatti ogni giorno – da metà luglio fino ad ora – una media di 1250 visitatori al giorno, con rilevanti file negli esercizi di ristorazione per aspettare un tavolo e per poter degustare il San Daniele DOP, simbolo di questa terra. C’è anzi da sottolineare come le richieste di visite guidate negli storici prosciuttifici siano state molto al di sopra della media rispetto agli anni precedenti.

Turismo gastronomico, una risorsa per la ripresa del comparto

Gli iconici borghi come San Daniele del Friuli si aprono come piccoli grandi scrigni di meraviglie sia architettoniche che artistiche, consentendo così di entrare in simbiosi con

comunità che fanno dell’accoglienza un tratto distintivo. Erano circa 15 anni che non si registrava un afflusso così grande di turisti a San Daniele. La principale attrattiva? Ovviamente le visite ai prosciuttifici e soprattutto la degustazione del Prosciutto di San Daniele nel suo luogo d’origine. Per quanto riguarda la provenienza dei turisti italiani, questi sono arrivati da ogni parte del bel paese: Milano, Verona, Bologna, Roma, Venezia, Treviso, Palermo, Modena, Firenze/Siena/Grosseto, Varese, Siracusa, Mantova, Torino, Livorno, Bergamo, Padova, Trento, Alessandria, Monza, Como, Piacenza, Ancona e Matera. E gli stranieri? Sono arrivati da: Austria, Germania, Croazia, Francia, Belgio, Slovacchia, e Repubblica Ceca.

I dati relativi agli afflussi record di visitatori fanno ben sperare per quanto riguarda la ripresa del comparto. Molti eventi hanno contribuito a questo successo di pubblico, visto che sappiamo bene quanto i turisti siano attratti da location in grado di offrire storia, tradizioni, svago e natura ma soprattutto buon cibo. L’incentivo a fare le valigie per andare alla scoperta di posti nuovi o insoliti è sempre più spesso rappresentato proprio dagli appuntamenti che costellano il territorio. Si innesca un circolo virtuoso, che pone al centro la promozione delle tipicità di una zona a tutto tondo.

‘Aspettando Aria di Festa 2022’, successo per l’evento dedicato al San Daniele DOP

Nella fattispecie, ha riscosso grande successo l’appuntamento andato in scena nei giorni scorsi a San Daniele del Friuli e organizzato dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele dal titolo ‘Aspettando Aria di Festa 2022’, che ha fatto registrare il sold out per tutte le attività in programma. Il clou? L’evento in formato pic-nic andato in scena, in un clima di grande convivialità frizzante e tipicamente estiva, nel Parco del Castello di San Daniele, reso accessibile solo e unicamente previa prenotazione e dunque nel nome di sicurezza e distanziamento sociale. Il fine settimana è stato costellato poi da attività rivolte al pubblico come lo showcooking di Simone Rugiati, volto noto del panorama televisivo, e laboratori educativi per la degustazione del prosciutto, in abbinamento ai vini tipici del territorio. I prosciuttifici, custodi di tradizioni e valori secolari, hanno aperto le loro porte consentendo alle persone non soltanto di effettuare degustazioni ma anche di andare alla scoperta di tecniche di lavorazione e caratteristiche identitarie del San Daniele DOP. D’altra parte, il turismo gastronomico è senza dubbio in grande ascesa e quale migliore occasione di avventurarsi in un territorio ricco di bellezze come quello del Friuli-Venezia Giulia se non dalla porta principale e al tempo stesso di assaporarne il gusto più vero.

Il centro storico di San Daniele, scrigno di arte e cultura

Il centro storico di San Daniele del Friuli si è vestito a festa, mettendo ancor più in evidenza le bellezze del borgo. In primis la Biblioteca Guarneriana, una tra le prime istituzioni di pubblica lettura d’Italia e la più antica biblioteca dell’intera regione, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che per la bellezza dei suoi affreschi è chiamato ‘la Sistina del Friuli’, il Duomo del XIV secolo dedicato a San Michele Arcangelo e il Portonat cioè la porta che guarda Gemona e che fu progettata nel 1579 da Andrea Palladio.

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