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Film da vedere 2010, Hereafter

Film da vedere 2010 – Recensioni Hereafter Regia: Clint Eastwood Interpreti: Matt Damon, Cècile de France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren Genere: Drammatico Durata: 129 minuti Avevo un’idea ben precisa di ciò che mi aspettava quando sono andata a vedere “Hereafter”. Sapevo che la trama trattasse di un sensitivo (Matt Damon) restio a […]


Film da vedere 2010 – Recensioni

Hereafter

Regia: Clint Eastwood

Interpreti: Matt Damon, Cècile de France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren

Genere: Drammatico

Durata: 129 minuti

Avevo un’idea ben precisa di ciò che mi aspettava quando sono andata a vedere “Hereafter”.

Sapevo che la trama trattasse di un sensitivo (Matt Damon) restio a condividere con gli altri la sua capacità di comunicare con i defunti, ma che non riesce a evitare che la sua storia si intrecci con quella di altri due personaggi: una giornalista francese testimone in prima persona dello tsunami del 2004 nel sud est asiatico e un ragazzino londinese che ha perso il fratello gemello.

Essendo il regista Clint Eastwood, il “duro” per antonomasia, mi sentivo tranquilla sul fatto che il tema non sarebbe stato trattato in modo troppo melenso o banale.

Ma devo ammettere che questo film ha superato qualsiasi mia aspettativa.

Non solo non si trova neanche un po’ di retorica o di banalità, ma tutta la narrazione è pervasa da una delicatezza e da una discrezione commoventi.

Mi aspettavo, e lo dico con un po’ di vergogna, quasi un film d’azione, in cui la ricerca della pace interiore da parte dei tre personaggi principali portasse a una serie di sconvolgimenti e avvenimenti che dessero al film grande movimento.

Invece tutto è trattato in maniera molto umana; è come se il regista entrasse in punta di piedi nelle vite dei protagonisti e non ci svelasse tutti gli aspetti della vicenda, per una forma estrema di rispetto del loro dolore.

Clint Eastwood riesce qui a mettere in pratica un procedimento molto raro da trovare nei film contemporanei, e cioè la considerazione dei personaggi in quanto persone. La sua empatia è tutta rivolta ai protagonisti, che soffrono, sperano e cercano e per questo vanno rispettati, protetti e amati.

E noi spettatori non possiamo fare altro che condividere questi sentimenti e sentirci in qualche modo fortunati ad aver potuto assistere a questa storia così intima e così umana.

Alice Pezzin



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