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Pomeriggio 5, eredità Sordi tutti assolti: i parenti di Alberto non ci stanno

A Pomeriggio Cinque i parenti di Sordi tornano a parlare della sua eredità: i 9 imputati sono stati assolti perché "il fatto non sussiste"

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A Pomeriggio 5 si torna a parlare dell’eredità di Alberto Sordi dopo che nel processo sono risultati tutti assolti. Nel programma di Barbara D’Urso però i parenti non ci stanno e manifestano il loro disappunto. Ma cerchiamo di capire cosa è accaduto. I nove imputati nel processo che è legato all’eredità di Sordi, a seguito della decisione del Giudice del Tribunale di Roma, sono stati tutti assolti perché “il fatto non sussiste“. Le accuse che pendevano sulle nove persone imputate erano di circonvenzione di incapace e ricettazione. La questione riguarda il patrimonio lasciato dall’attore alla sua morte, nel 2003, nelle mani della sorella Aurelia, scomparsa nel 2014 all’età di 97 anni. La donna, affetta da demenza senile, secondo i parenti sarebbe stata raggirata dai collaboratori con l’aiuto di un notaio e due avvocati. 

Pomeriggio Cinque, tutti assolti per l’eredità di Sordi ma i parenti dell’attore non si rassegnano

Il principale indagato per questa vicenda è Arturo Artadi, il tuttofare che operava presso la villa di Sordi. Questo avrebbe approfittato della perdita di lucidità della sorella di Alberto, Aurelia. Quest’ultima ha fatto delle donazioni molto generose al personale che lavorava presso di lei. Al tempo della donazione milionaria la donna sarebbe stata incapace di intendere e di volere.

A parlare a Pomeriggio Cinque sono stati i nipoti di Sordi, Renato Ferrante e Igor Righetti. Parlano della sentenza di primo grado, dicendo che rimangono altre “stranezze” legate alla questione.

Il pm, per il presunto ragiro, aveva chiesto 3 anni e 5 mesi per Arturo Artadi. Il processo, come specificano i nipoti di Sordi, non era partito a seguito di una loro denuncia ma di quella fatta da una banca. A insospettire erano stati dei movimenti sospetti sui conti correnti che erano intestati ad Aurelia Sordi, sorella di Alberto.

Intanto i nipoti, provocatoriamente, fanno un appello: cercano un regista che faccia un remake di un film di Alberto Sordi del ’92, in cui interpretava “Assolti per aver commesso il fatto“. I due non riescono a credere che sia accaduto questo da parte dei Giudici, in quanto per il loro il fatto sussiste e come.

Invece Barbara D’Urso parla di Aurelia che sarebbe invece stata ricoperta dall’affetto delle persone che lavoravano per lei. In alcuni video si vede la sorella di Alberto Sordi insieme ad Arturo e agli altri intenti a fare festa.

Ciò che è accaduto è che le persone che lavoravano per la donna la avrebbero allontanata da tutti i suoi parenti. Bisognerà dunque comprendere dove sta la verità in questa vicenda legata all’eredità di Alberto Sordi.



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