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Madre Sarah Scazzi: mia sorella “Cosima è un’assassina”(Video)

Dopo il fermo di Cosima Misseri, il relativo interrogatorio presso gli inquirenti, ieri sera è uscita dalla caserma dei carabinieri per essere trasferita in carcere con l’accusa di avere ucciso e soppresso il cadavere della piccola Sarah Scazzi, sua nipote, in concorso con la figlia Sabrina, già agli arresti da sette mesi. La rabbia dei […]


Dopo il fermo di Cosima Misseri, il relativo interrogatorio presso gli inquirenti, ieri sera è uscita dalla caserma dei carabinieri per essere trasferita in carcere con l’accusa di avere ucciso e soppresso il cadavere della piccola Sarah Scazzi, sua nipote, in concorso con la figlia Sabrina, già agli arresti da sette mesi. La rabbia dei numerosi cittadini di Avetrana, a distanza di mesi, non si è placata, e così all’uscita, Cosima è stata accolta da sputi, insulti, mani protratte per sfiorarla, toccarla, aggredirla. Parole di rabbia urlate, come «assassina», «maledetta», «devi marcire in galera», «Sarah vuole vendetta», rivolte alla donna che non si è scomposta mentre i carabinieri facevano fatica a proteggerla e strapparla alle mani della gente accorsa, e  incattivita. Infine il lungo applauso agli agenti, quando l’auto con le sirene si è allontanata dirigendosi a Taranto. Dunque, oggi, si fa più chiara la ricostruzione degli inquirenti dell’omicidio di Sarah Scazzi. Secondo la ricostruzione dell’accusa, le due donne avrebbero prima ucciso la piccola Sarah, e poi chiesto aiuto a zio Michele con il quale avrebbero provveduto a nascondere il corpo aiutati, presumibilmente in tempi successivi, da Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele, i quali restano indagati. Ora toccherà alla Procura modificare l’imputazione al marito di Cosima. L’inchiesta, comunque, è tutt’altro che conclusa.

Infatti, il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, in una conferenza stampa ha riferito: “Continuiamo a lavorare per completare il mosaico di questa vicenda. Abbiamo continuato a lavorare raccogliendo una notevole quantità di nuovi elementi”. I nuovi elementi cui si riferisce il procuratore (molte intercettazioni ambientali e telefoniche delle due protagoniste e di loro familiari), sono contenute nelle 96 pagine dell’ordinanza di misura restrittiva. Il gip Martino Rosati non ha accolto la richiesta della Procura che per mamma e figlia chiedeva la premeditazione del delitto e il sequestro di persona.

Nell’ordinanza, il gip Martino Rosati riporta i colloqui tra Cosima Serrano e il Marito Michele intercettati durante le visite nel carcere, dove Cosima viene descritta, come “Un tenace avvocato difensore che bene ha studiato gli atti, che contesta al dichiarante (il marito ndc) le sue precedenti affermazioni”. Tra le frasi sospette: “Così tu mi dicesti l’altra volta…se ci stanno le intercettazioni vedi come esce…se ci stanno le cose si sentono e vedi…”. Cosima in un altro passaggio, scrive il gip, “e conclude con la rampogna per non avergli dato retta (“quando ti davo i consigli io, mai sentita, mai mi ricordo”)”. Numerose anche le trascrizioni dei messaggi sms tra Sabrina Misseri e Ivano Russo nei giorni immediatamente precedenti al delitto, il cui significato, secondo gli inquirenti, rafforzerebbe il movente della gelosia. Molto dettagliato anche il rapporto del Ros, sempre nella stessa ordinanza del gip, che colloca il telefono di Cosima nella cantina nei minuti successivi all’ora del delitto.

Madre e figlia ora, sono rinchiuse in cella a pochi metri di distanza, ma non si sono potute parlare, dato che le donne sono state posizionate a distanza. In mattinata, l’avvocato Nicola Marseglia andrà in carcere per informare la sua assistita Sabrina degli ultimi eventi.

Intanto, la mamma di Sarah, intervistata dal TG5 risponde: “ Le direi che è un’assassina”: così Concetta Scazzi, parla di sua sorella Cosima Misseri, madre di Sabrina e moglie di Michele.

A nove mesi dal delitto della piccola Sarah, Concetta assiste a nuovi colpi di scena. Poi ad una domanda della cronista, che le chiede se c’è giustizia per Sarah, Concetta risponde: “La giustizia umana è inadempiente, purtroppo. Io spero sempre in quella divina, l’ho detto e lo ridico”.

Invece, in un’intervista alla Stampa, Cosima Serrano ha dichiarato: “ Non mi cambierà molto in carcere, è da mesi che sono agli arresti domiciliari, non posso neanche tenere le tapparelle aperte che subito qualcuno mi fotografa, mi riprende. Sono addolorata che la gente mi giudichi senza conoscermi – prosegue -. Ma ormai la gente ha deciso che sono una strega e vogliono bruciarmi, e per dare soddisfazione a tutti quelli che la pensano così adesso mi arrestano”.

GUARDA IL VIDEO CONFERENZA STAMPA ARRESTO COSIMA SERRANO



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