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Sara Scazzi ultime notizie, Cosima e Sabrina verranno scarcerate?

Oggi, 26 settembre 2011, è un giorno molto importante per Cosima e Sabrina Misseri. Sono la zia e la cugina di Sarah Scazzi, 15 enne scomparsa il 26 agosto 2010 da Avetrana e trovata morta dopo 40 giorni in un pozzo. Secondo il gip sono state loro ad uccidere la 15 enne e, in più, […]


Oggi, 26 settembre 2011, è un giorno molto importante per Cosima e Sabrina Misseri. Sono la zia e la cugina di Sarah Scazzi, 15 enne scomparsa il 26 agosto 2010 da Avetrana e trovata morta dopo 40 giorni in un pozzo. Secondo il gip sono state loro ad uccidere la 15 enne e, in più, per futili motivi: probabilmente Sarah è stata uccisa perché Sabrina era gelosa di lei e del rapporto che aveva con Ivano Russo, ragazzo di Avetrana di cui anche lei si era invaghita. Come dicevamo, oggi è un giorno importante per mamma e figlia che dividono la stessa cella del carcere di Taranto. Oggi la Corte di Cassazione potrebbe decidere in merito alla loro scarcerazione. A essere ottimisti sono più gli avvocati di Cosima Misseri che quelli di Sabrina: sarebbe più probabile che uscisse la madre che la figlia.Sabrina infatti, ricordiamo, fu arrestata nell’ottobre scorso, quasi un anno fa. A “trascinarla” in galera fu il padre, Michele Misseri, arrestato nei primi giorni di ottobre. Misseri infatti, nel corso degli interrogatori, aveva tirato in ballo la figlia Sabrina dapprima affidandole un ruolo marginale nel delitto e poi dando a lei tutta la responsabilità dell’accaduto: Michele Misseri, ricorderemo, era arrivato a dire che era stata Sabrina ad uccidere Sarah e che aveva chiesto aiuto al padre solo quando Sarah era già morta. Ma il contadino di Avetrana si è poi rimangiato tutto: ancora oggi afferma di essere lui l’unico colpevole e di meritare la galera al posto della moglie e della figlia. Diversa la posizione di Cosima Misseri che, ricorderemo, ha varcato la soglia del carcere di Taranto perché “incastrata” dalle celle telefoniche: il suo cellulare avrebbe aggangiato una cella che si può agganciare solo nel garage (il presunto luogo del delitto) proprio all’ora in cui Sarah è stata uccisa, secondo il medico legale.

 



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