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Assisi ospita una nuova giornata di Pace

Giornata della Pace ad Assisi, dove papa Benedetto XVI ha incontrato in una intensa giornata di preghiera e condivisione da parte di tutti i capi religiosi del mondo. Ad Assisi, città definita per natura del dialogo interreligioso, fortemente voluto e preparato con cura da Giovanni Paolo II che lo istituì nel 1986 proprio ad Assisi, […]


Giornata della Pace ad Assisi, dove papa Benedetto XVI ha incontrato in una intensa giornata di preghiera e condivisione da parte di tutti i capi religiosi del mondo. Ad Assisi, città definita per natura del dialogo interreligioso, fortemente voluto e preparato con cura da Giovanni Paolo II che lo istituì nel 1986 proprio ad Assisi, per stringersi, tutti insieme, intorno ad un’idea assoluta, ricercata da tutti: la Pace.

A distanza di 25 anni, oggi si ritorna nella città della Pace, per un incontro interreligioso a cui, per la prima volta, sono presenti ben 300 rappresentanti di tutte le religioni e confessioni alla ricerca di un dialogo fraterno per tutti. Il papa è giunto ad Assisi in treno, partendo dalla stazione Vaticana proprio come fece Giovanni Paolo II venticinque anni fa, accompagnato dai capi dei rappresentanti delle confessioni religiose. Le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione del pontefice una Freccia Argento che, passando nelle stazioni di Terni, Spoleto e Foligno, ha rallentato per poter permettere alla popolazione di salutare il pontefice di passaggio. Giunto alla stazione di Assisi, un pulmino lo ha accompagnato prima a Santa Maria degli Angeli, dove ha preso inizio la giornata, nella chiesa che custodisce la piccola cappella che fu la casa di San Francesco. Insieme a loro tantissimi giovani che hanno raggiunto successivamente, da Santa Maria degli Angeli, la Basilica di San Francesco a piedi per poter partecipare, nel pomeriggio alla continuazione dell’incontro, nella piazza, insieme ai 300 delegati. Parole precise quelle pronunciate dal papa, che ha affermato che anche la Chiesa Cattolica ha ricorso alla violenza e questo può solo riempire di vergogna la chiesa.

Per la prima volta oggi hanno partecipato anche quattro intellettuali non credenti. In stile della giornata per la Pace, a tutti è stata data la possibilità di intervenire o al mattino o nel pomeriggio, in tutta libertà. I rappresentanti delle varie religioni si sono soffermati sui problemi inerenti alla situazione attuale di alcuni fedeli di religioni diverse, in paesi dove, altre confessioni sono in maggioranza. Hanno chiesto rispetto e dialogo interreligioso nel rispetto delle reciproche confessioni. Opporsi ai violenti, a chi fa della religione una bandiera per attaccare e portare violenza, sono i pensieri espressi dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, sottolineando che le “primavere arabe” non hanno messo fine alle tensioni intercomunitarie che continuano ad essere tesi i rapporti fra le diverse religioni. Un appello ai capi delle professioni perché portino tutti verso un reale dialogo, conformandosi alla ricerca degli stessi della Pace. Forti segni di Pace sono stati consegnati ai delegati, quali la luce di una lampada perché parta con loro e arrivi in tutte le comunità e il volo di colombe bianche.

Un gesto nuovo e libero, è stata la visita alla tomba del fraticello di Assisi. Il papa si è recato a pregare sulla tomba del santo che andò a visitare il Sultano musulmano e ha lasciato liberi i delegati di seguirlo. In molti hanno accompagnato Benedetto XVI all’interno della chiesa e hanno sostato in silenzio. Poi tutti sono ripartiti per raggiungere i rispettivi mezzi di trasporto e tornare a casa, più ricchi di pace e serenità.

Teresa C



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