News e Cronaca

Costa Concordia: tutti gli errori di Schettino

Costa Concordia: ecco tutti gli errori imperdonabili del capitan Schettino.


Torniamo ancora una volta a parlare della Costa Concordia, la nave da crociera affondata il 13 gennaio scorso al largo dell’Isola del Giglio. E ancora una volta torniamo a parlare del capitano Francesco Schettino, da molti ritenuto il principale colpevole della tragedia che ha visto coinvolte centinaia di famiglie e migliaia di persone. Secondo le ultime notizie, la Procura di Grosseto adesso accusa Schettino per non aver fatto immediatamente rapporto alla Direzione marittima di Livorno e quindi di non aver detto subito (come invece aveva il dovere di fare) che la Concordia si trovava in difficoltà dopo un incidente davanti all’isola del Giglio.

Lo abbiamo sentito anche nelle intercettazioni: Schettino e gli uomini dell’equipaggio dicono che non è successo nulla, solo un “black out”. Adesso quella bugia si trasforma in ipotesi di reato, che si aggiunge alle accuse omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di persone incapaci e abbandono di nave. Sono queste tutte le accuse a Schettino, tutti gli errori che nessuno potrà mai perdonargli di aver commesso. Ma ritorniamo al fatto che Schettino non ha dichiarato subito l’incidente. Non aver fatto subito quel rapporto, spiegano i pm, ritardò le procedure di emergenza e soccorso da terra verso la Concordia. Oggi gli inquirenti tracciano numerose ipotesi di colpa per Schettino, oltre alla rotta sbagliata, al ritardo nel dare l’allarme – tra cui l’emissione dei segnali ‘pan pan’, prima, e di ‘distress’ poi – e nel far evacuare la nave. Sempre secondo le ultime notizie emerse oggi, la procura avrebbe respinto un’istanza di Schettino per avere copia del video trasmesso dal Tg5 su cosa avveniva in plancia. Tutto è rimandato all’incidente probatorio del 3 marzo sulla ‘scatola nera’ che la procura ha chiesto al gip di estendere ai nuovi indagati. I Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti si sono identificate come persone offese, mentre quello dell’Ambiente si è costituito già parte lesa.

 



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.