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Roberta Ragusa ultime notizie choc: fu cercata solo fino al 15 gennaio

Ultime notizie sulla morte di Roberta Ragusa: non fu mai cercata intensamente dopo il 15 gennaio.


Ci sono troppi punti interrogativi nella scomparsa di Roberta Ragusa, la giovane donna 44 enne di Gello San Giuliano sparita dalla sua abitazione il 13 gennaio scorso e mai più ritrovata. Secondo le ultime notizie le ricerche di Roberta si sarebbero svolte solo nelle prime 48 ore, quindi fino al 15 gennaio. Dopo quella data, l’avvistamento ritenuto attendibile (quello dell’autogrill di Firenze Peretola), bloccò la perlustrazione. Queste notizie scioccanti escono fuori da un documento inedito del comune di San Giuliano Terme inviato alle autorità competenti. In quel documento è stato riportato che nei due giorni successivi alla scomparsa della donna furono impiegati decine di uomini e mezzi nella perlustrazione del territorio. Ma il 15 gennaio, le ricerche di Roberta Ragusa non sarebbero mai più state fatte in fatte in modo così massiccio e coordinato, anche con l’impiego di volontari, anche se gli inquirenti assicurano che quotidianamente i Carabinieri battono il territorio e non hanno mai smesso di cercarla. Rimane un mistero anche la possibilità che siano state visionate le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza sparse sul territorio o lungo la rete viaria e autostradale in cerca di riscontri su presunti avvistamenti.

Nel documento inoltre si legge che il comandante della polizia municipale avrebbe ricevuto sul cellulare di servizio la telefonata di Antonio Logli, marito della scomparsa, che gli comunica di non trovare la moglie e spiega che la sera prima si erano coricati e al mattino non l’aveva trovata né a letto né in casa. Erano le 11 di mattina. Logli però non sa “riferire se Roberta era uscita con il pigiama e con un giubbotto e aggiunge di avere già attivato i Carabinieri della stazione di Pontasserchio”. I Vigili Urbani di San Giuliano iniziano a cercarla con 3 pattuglie che perlustrano le strade del paese e informano i colleghi dei comuni di Pisa, Vecchiano, Calci, Cascina, Lucca e Pontedera, ai quali viene inoltrata una foto della donna. “Fu inoltrata – è sempre scritto nel documento – una segnalazione al pronto soccorso di Pisa, al quale si chiedeva se in quelle ore avesse ricoverato una donna con le caratteristiche della scomparsa in considerazione del fatto che la Ragusa non era provvista di documenti quando si era allontanata da casa e si presumeva avesse potuto avere una perdita di memoria in conseguenza di una caduta avvenuta nei giorni precedenti, e veniva informata la questura”. E nel frattempo, sempre secondo quanto scritto nel documento, a terra “circa 30 persone con 5 cani perlustravano i terreni circostanti l’abitazione fino alle prime ore della sera”. Le battute riprendono il mattino dopo “con 55 volontari, 4 cani, 9 Vigili del Fuoco, 2 Carabinieri cinofili con 2 cani, 4 Carabinieri, 3 Vigili urbani”. “Sotto il controllo del sindaco e dell’assessore alla Sicurezza il territorio è stato ripartito in quadranti successivamente assegnati a ogni squadra composta da un responsabile e un numero variabile di volontari in relazione all’ampiezza dell’area assegnata: l’area interessata comprendeva una vasta zona che va dalle colline circostanti al fiume Serchio e comprende terreni delle frazioni di Metato, Sant’Andrea in Pescaiola, San Martino, Pontasserchio, Orzignano, Pappiana, Gello, San Giuliano Terme, Colignola, Asciano e Ghezzano. Comprese le rampe del Foro e l’area delle Capanne e le cave Cristiani e Crocino. E’ stato inoltre chiesto alle Guardie del Parco di San Rossore di ispezionare le sponde del fiume Morto”.

Ma dopo il 15 gennaio Roberta non fu mai più cercata con la stessa intensità.

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