Attualità Italiana

Torino, donna spara al convivente e poi chiama i carabinieri: grave l’uomo

A Torino, una donna spara al convivente e poi, pentita, chiama i carabinieri. Grave l'uomo


A Torino, una donna spara al convivente e poi si pente. Quindi, chiama i carabinieri per autodenunciarsi. Grave l’uomo. L’episodio è accaduto questa mattina a Torino, dove un uomo è stato ferito in modo grave dalla compagna. In un appartamento del quartiere Mirafiori si è consumata la tragedia. L’uomo è grave ed è stato trasportato da un’ambulanza del 118 all’ospedale Cto con due ferite da arma da fuoco al torace. I carabinieri, intervenuti sul posto, stanno interrogando la donna per scoprire il movente del gesto estremo. L’uomo, di 47 anni, è stato trasferito intanto all’ospedale Molinette di Torino per valutare la gravità delle lesioni agli organi interni. Due i colpi di pistola che avrebbero colpito il convivente. La donna, di 51 anni, ha atteso l’arrivo dei carabinieri e adesso è in stato di fermo. La 51enne spara al suo compagno e poi attende i carabinieri. Dai primi interrogatori pare che gli spari siano avvenuti dopo una feroce lite. Grave l’uomo ricoverato in ospedale. Bisogna ancora capire se la pistola detenuta in casa dai coniugi sia stata reperita legalmente. Insomma, questa la storia di un tentato omicidio avvenuto questa mattina al nord Italia. Solitamente sono gli uomini a compiere dei simili gesti, ma stavolta è stata una donna a perdere la testa e a cercare di uccidere il compagno dopo una lite. La speranza è che le condizioni dell’uomo migliorino, mentre per il resto il caso sembra già essere stato risolto con l’autodenuncia della 51enne. Non dovrebbero emergere ulteriori utili dettagli, se non quelli riguardanti le condizioni di salute del convivente.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.