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Macchine che si guidano da sole: ecco cosa può fare chi è a bordo

Le auto del futuro, non troppo lontano, si guideranno da sole. E allora chi resta nell'abitacolo che fa? Ecco le potenzialità delle nuove vetture senza conducente


Macchine che si guidano da sole: ecco la promessa del futuro (non troppo lontano) delle quattro ruote. Si parla perfino  di una data di lancio tra il 2018 e il 2020. Che questa sia la direzione verso cui si sta muovendo il mercato automobilistico non è più un segreto (neppure per i meno esperti).

Ormai questa possibilità appare concreta e realistica e non più pura fantascienza. Tra le potenzialità delle auto senza conducente c’è l’ottimizzazione dei tempi. Quante cose si possono fare nell’abitacolo se non si è costretti a tenere le mani sul volante e a prestare attenzione alla strada. Le prime idee immediate sono: leggere un libro, vedere un film, ascoltare musica etc. Ma alcuni produttori sono andati oltre pensando ad un abitacolo trasformato in sala riunioni ad esempio. Una sorta di ufficio con le ruote. In questo modo si potrebbero evitare tempi morti per recarsi al lavoro (e chi vive in città molto trafficate sa quanto questo possa essere importante). Tutto è curato nei minimi dettagli per rendere l’abitacolo un confortevole ufficio: sedie posteriori girevoli ad esempio oltre a postazioni tablet. Il progetto si deve ad un’azienda leader nel campo del lavoro flessibile, la Regus. La concept car si chiama XChangeE e sarà presentata al salone di Ginevra in collaborazione con la ditta svizzera Rinspeed. Una soluzione simile a quella già in atto per treni e aerei. Ci sono grandi aspettative per questo progetto: secondo un sondaggio 20 mila persone (il 75% dei business men intervistati). Frank M. Rinderknecht, fondatore e CEO di Rinspeed queste auto senza conducente potranno permettere di sfruttare ogni  minuto del percorso casa-ufficio. Ma non è solo un vantaggio per gli stacanovisti: evitare attese inutili infatti permette di stare più tempo con i propri cari e di dedicarsi ai propri passatempi preferiti. Ma il gusto della guida?



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