Dal Mondo

Posta la foto con l’amica su fb: lei la massacra con feroci coltellate

In Messico una sedicenne ha ucciso quella che era la sua migliore amica perchè aveva pubblicato su Facebook foto che le ritraevano insieme poco vestite senza la sua autorizzazione


Scioccante notizia di omicidio giunta da Guamuchil (Messico): una ragazza di 16 anni ha ucciso brutalmente con 65 coltellate la sua migliore amica “colpevole” di aver pubblicato su Facebook foto che la ritraevano senza la sua autorizzazione.

Le immagini incriminate mostravano le due ragazze seminude e questo può forse giustificare la fine di un’amicizia ma non certamente un omicidio tanto violento. Vediamo quindi come sono andate le cose in base alla ricostruzione dei giornali locali. L’assassina si chiama Erandy Elizabeth Gurierrez. La vittima invece rispondeva al nome di Anel Baez. Ad incastrare la prima, arrestata il giorno del funerale mentre piangeva tra la folla, un messaggio minatorio in privato su Facebook inviato alla vittima poche ore prima dell’omicidio “Sei fortunata se sopravvivi fino alla fine dell’anno. Può sembrarti che sono calma, ma nella mia testa ti ho uccisa già”. Anel allora, sempre secondo la ricostruzione della  la stampa estera, avrebbe invitato l’amica a casa sua, probabilmente per chiarire l’equivoco. Ma la lite è degenerata e l’assassina ha dato sfogo al suo folle piano. L’arma del delitto è stata ritrovata in cucina: si tratta di un grosso coltello con cui Erandy Elizabeth ha pugnalato l’amica alla schiena per ben 65 volte. Un omicidio freddo e calcolato: atteggiamento che peraltro ha mantenuto dopo fino al giorno dell’arresto. Era andata perfino al funerale per piangere la morte dell’amica. Una storia di ordinaria follia che spaventa e lascia senza parole: su Facebook ci sono tante foto che testimoniano l’amicizia tra queste due giovani ed è incredibile pensare come sia andata a finire. Questo caso di cronaca riaccende inoltre la polemica sull’uso scellerato dei Social Network che rischiano di annullare la privacy individuale e di rendere pubblico ogni momento intimo mercificando amicizie, amori e gravidanze. Ma tutto questo, evidentemente, ha un prezzo e, come in questo caso, può essere molto caro. Anel ha pagato con la vita.



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