Economia

Bonus 80 euro per disoccupati e cassintegrati: come funziona

Il famigerato bonus di 80 euro arriva anche per pensionati e cassintegrati: ecco come funziona


Il famoso bonus di 80 euro arriva anche per disoccupati e cassintegrati. Vediamo come funzione per riceverlo. L’Agenzia delle Entrate allarga la platea dei beneficiari del bonus Irpef ad alcune categorie che erano rimaste fuori dall’iniziativa. Si tratta, appunto, dei lavoratori in cig, in mobilità e con sussidio di disoccupazione. Prima di vedere come funziona, capiamo chi, precisamente, ne ha diritto. Il credito Irpef di 80 euro scatta per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito (come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione).

Il diritto al bonus per cassintegrati e pensionati è da considerarsi automatico: le somme percepite costituiscono proventi conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, e quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti. l’entità del credito varia in base alle erogazioni fatte nel 2014. Spetta all’ente erogatore il compito di determinare la somma del credito da inviare.

Chi ha diritto di ricevere il bonus di 80 euro – LEGGI QUI

Altra novità riguarda le somme percepite come incremento della produttività, tassate al 10%, che non concorrono ai fini del bonus. I redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività non rientrano nel calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, che fa quindi perdere il diritto al bonus. Il credito spetta anche ai lavoratori part-time a quelli defunti in rapporto al loro periodo di lavoro nel 2014. Bisogna anche tenere conto dei redditi provenienti dall’affitto di immobili assoggettati a cedolare secca nella verifica del non superamento dei 26mila euro.

Nessun bonus per i pensionati: dovranno attendere la riforma del prossimo anno – LEGGI QUI

Vediamo come funziona la prassi. Una volta calcolato il credito, la successiva ripartizione dovrà tenere conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga, ricordando che la ripartizione dell’intero importo del credito riguarda le sole retribuzioni dell’anno 2014. Nel caso di contribuenti che hanno lavorato solo per una parte dell’anno, il datore di lavoro deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo.



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