Attualità Italiana

Caso Yara Gambirasio, basterà il dna per dimostrare la colpevolezza di Bossetti?

14 luglio 2014: le ultime notizie sul caso Yara Gambirasio. Basterà il dna ritrovato sui vestiti della tredicenne a incastrare Massimo Giuseppe Bossetti? E' lui il vero assassino?


Nei telefilm americani e non solo, che tanto seguiamo con interesse il dna è sempre la prova regina. “C’è il tuo dna sulla scena del crimine” questa una delle frasi che sentiamo più spesso quando chi indaga sta per arrestare l’assassino. Pensavano che il dna potesse bastare per fare di un uomo il colpevole ma a quanto pare non basta. Le ultime notizie del caso Yara Gambirasio ci fanno riflettere perchè in definitiva ci sono solo una serie di pezzi di un puzzle che potrebbe non comporsi alla perfezione. Come una melodia perfetta per chi indaga ma stonata per chi difende Massimo Giuseppe Bossetti a oggi unico e solo indagato per l’omicidio della tredicenne di Brembate. Non ci dimentichiamo che una intercettazione, anche questa ritenuta una delle prove oggi più affidabili, aveva portato fuori strada, almeno così sembrerebbe oggi. Tante care scuse per Friki una vita rovinata e una pagina cancellata troppo in fretta. I legali di Massimo Giuseppe Bossetti lo sanno e si preparano a un processo dove tutto sarà messo in discussione come d’altra parte abbiamo visto in questi anni: omicidio di Chiara Poggi e di Meredith insegnano. Nulla è come sembra, le prove anche quelle più determinanti a volte non bastano.

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Bossetti dal canto suo continua a dirsi colpevole e lancia nuove clamorose piste. In effetti è il movente, quello che manca. Per meglio dire non manca, ma ce ne potrebbero essere diversi. Bossetti dice che Yara è stata uccisa per una vendetta contro suo padre ( LEGGI QUI PER APPROFONDIRE). Chi indaga deve invece chiedersi più cose: si è trattato di un omicidio premeditato? Perchè non ci sono tracce nei tabulati telefonici di un possibile contatto tra vittima e assassino? Non avrebbe allora senso la testimonianza della bambina che dice di esser stata inseguita il giorno prima della scomparsa di Yara. Oppure qualcuno doveva prendere una bambina e portarla chissà dove per farci chissà cosa. Una verità dura e cruda ma del resto chi ha ucciso Yara l’ha fatto senza pietà. E poi ancora: Yara è stata in qualche modo rapita o sequestrata, oppure è salita per sua volontà sulla vettura dell’uomo o degli uomini che l’hanno condotta alla morte?

Sono davvero tante le domande alle quali si dovrà dare una risposta e solo alcuni filmati delle telecamere che hanno ripreso ogni mossa, ogni frame di quelle ore, potrebbero dirci qualcosa.



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