Attualità Italiana

Le ultime notizie di Melania Rea

Le ultime notizie sul caso di Melania Rea: un nuovo dna sul suo corpo e le tante bugie di Salvatore Parolisi.


Si continua ancora a parlare del caso di Melania Rea e questa volta le ultime notizie ci parlano di nuovo esami e di nuove prove. Di cosa si tratta? Pare che sul corpo di Melania siano state ritrovate delle altre tracce. Si tratterebbe di un nuovo dna, il dna di una persona che non è Salvatore Parolisi ma sarebbe estraneo. Nel frattempo si continuano ad analizzare gli altri 3o dna di donna raccolti in tutti questi mesi di indagine. La presenza di questo nuovo dna porta qualcosa di nuovo soprattutto per la difesa che ovviamente continua a definire il caporal maggiore innocente. Salvatore Parolisi però resta in carcere e ogni giorno emergono delle intercettazioni che mettono sempre più un dubbio il fatto che l’uomo abbia raccontato tutta la verità sull’omicidio di sua moglie. Durante l’ultima puntata di Chi l’ha visto ne abbiamo sentita una che ci ha lasciato a bocca aperta.

Salvatore Parolisi: vittima o carnefice?

Non si riesce a capire se il caporal maggiore abbia la faccia di continuare a mentire come ha fatto in passato oppure se è davvero innocente e l’assassino di Melania è ancora fuori da qualche parte. L’opinione pubblica si divide, certo è che l’uomo di bugie ne ha raccontate davvero troppe. Dicevamo dell’intercettazione sentita durante l’ultima puntata di Chi l’ha visto andata in onda lo scorso mercoledì. Salvatore parla al telefono con Gennaro, lo zio di Melania e gli dice che continuare a cercare sua moglie a Colle San Marco è solo una perdita di tempo. Perchè dice questo? Sa che sua moglie non si trova li e che invece è a Ripe di Civitella? E poi ancora si giustifica sulla sua decisione di stare in caserma dicendo che avrebbe dovuto vedere chi c’era e chi non c’era per rispondere poi alle domande degli inquirenti. Cosa voleva dire?

Parolisi intanto tramite i suoi avvocati fa sapere di essere molto deluso dalla famiglia Rea che lo ha spiato prima ancora di sapre che gli inquirenti avessero deciso di indagarlo.



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