Attualità Italiana

Giallo sul suicidio di Provenzano: c’è qualcosa dietro?

Bernando Provenzano non ha tentato di suicidarsi, ne è convinta il suo legale. Cosa è successo allora nella cella del carcere di Parma?


Bernardo Provenzano è sicuramente uno dei boss della Mafia più conosciuti in tutto il mondo. Nelle ultime ore si è tornato a parlare di lui: pare che il siciliano abbia tentato di suicidarsi nella cella del carcere di Parma soffocandosi con un sacchetto. Esplode però un vero e proprio caso: Provenzano, secondo il racconto fornito dalla guardia penitenziaria che lo ha poi salvato, avrebbe tentato di togliersi la vita infilando la testa in un sacchetto di plastica; ma cosa ci faceva il sacchetto nella cella? E’ questa la domanda che si fa il suo legale, incredula del racconto fatto dalle guardie. Per Rosalba Di Gregorio infatti, non si è trattato di un tentativo di suicidio ma ci sarebbe dell’altro dietro: qualcuno ha cercato di eliminare il boss della mafia?

La Di Gregorio rincara la dose dicendo che di quello che accaduto nella cella del carcere di Parma nessun familiare di Provenzano era stato avvisato, e neppure lei, nonostante sia il legale dell’uomo ha saputo subito dell’accaduto. Si nasconde davvero un giallo dietro questo tentativo di suicidio? Se da un lato ci sono i sospetti dell’avvocato di Provenzano dall’altro ci sono anche le denunce dello stesso carcere che sottolinea il fatto di come le strutture in Italia non siano affatto adeguate e che di casi come questo, se non fosse per la solerzia della Polizia Penitenziaria Osapp ne succederebbero, ma con esiti diversi, decine e decine.

“E’ difficile dire se Bernardo Provenzano abbia davvero tentato il suicidio o se abbia soltanto simulato. In ogni caso, anche una simulazione sarebbe un gesto alquanto anomalo, insolito per un boss del suo calibro. Un segno di profonda debolezza, quasi di resa direi” queste le dichiarazioni di Francesco Messineo procuratore capo di Palermo.



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