Attualità Italiana

Attentato Brindisi, fermato l’uomo che avrebbe ucciso Melissa

Attentato a Brindisi: avrebbe un nome e un volto l'assassino di Melissa Bassi. Si tratterebbe di un 68enne della provincia di lecce che avrebbe agito per motivi personali

Dopo ore e ore di interrogatorio arrivano le prime indiscrezioni: sarebbe stato fermato un uomo di 68 anni colpevole di aver premuto il telecomando davanti la scuola di Brindisi la mattina del 19 maggio 2012. L’uomo, il proprietario di una pompa di benzina nel leccese, avrebbe voluto spaventare, secondo quelle che sono le prime ricostruzioni, il preside della scuola. Per questo avrebbe preparato l’ordigno che ha portato poi la morte della piccola Melissa Bassi e il ferimento di altre ragazze che si trovavano in quel momento davanti la scuola. Tutto il resto quindi sarebbe stata una semplice coincidenza: il nome della scuola, il giorno scelto per l’agguato non avrebbero avuto nulla a che fare con la mafia o con riferimenti a questo mondo. Secondo altre fonti invece, l’uomo avrebbe agito solo per colpire la giustizia, essendo vittima di quella che secondo lui era stata una ingiustizia.

Sempre stando a quelle che sono le prime indiscrezioni che arrivano da Lecce pare che l’uomo abbia confessato. Restano però ancora confuse le motivazioni, come dicevamo in precedenza il movente che ha spinto l’uomo al folle gesto potrebbe essere diverso da quello che si dice in queste ore. Il 68enne fermato che avrebbe confessato è sposato e ha due figlie, dovrebbe esser originario di Copertino. In base a quelle che sono le prime indiscrezioni sarebbe stato anche sequestrato in casa sua del materiale compromettente per le indagini.

Spunta anche il nome dell’uomo, pubblicato da diverse testate giornalistiche: si tratterebbe di Giovanni Vantaggiato, ma non volendo creare altri mostri come è successo qualche settimana fa, sarebbe meglio attendere i comunicati ufficiali che dovrebbero arrivare nelle prossime ore.

Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.



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