Attualità Italiana

Schettino contro la Costa Crociere: “Licenziato senza motivo”

L'ex comandante della Costa Concordia, che era a bordo della nave durante il naufragio, chiede un risarcimento alla compagnia di navigazione perché, secondo lui, è stato licenziato senza un vero motivo.


Torniamo a parlare della tragedia che ha colpito i passeggeri della Costa Concordia, la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi, quando improvvisamente la nave guidata dal comandante Francesco Schettino è andata contro uno scoglio, nei pressi dell’Isola del Giglio, ed è affondata lentamente. Come sappiamo, nell’incidente morirono diverse persone. Il principale responsabile, secondo l’opinione pubblica, sarebbe stato proprio il comandante della nave, Schettino, che non era al proprio posto mentre la nave andava incontro allo scoglio e che, una volta  che la nave ha iniziato a imbarcare acqua, sarebbe stato tra i primi ad abbandonarla. Ovviamente la compagnia di navigazione con cui Schettino lavorava, la Costa Crociere, non ha potuto far altro che licenziare il comandante, per riconquistare quella credibilità che Schettino sembra aver minato per sempre. Ma lui non ci sta, e fa causa alla Costa. Ecco le ultime notizie.Secondo Schettino non vi è un valido motivo per perdere il posto di lavoro nella Costa Crociere e quindi sta procedendo, assieme ai suoi legali, davanti al giudice del lavoro, contestando contestando la motivazione per giusta causa e chiedendo reintegro e stipendi arretrati. Una notizia che fa arrabbiare non poco i familiari delle vittime del naufragio e gli stessi sopravvissuti che hanno vissuto attimi di terrore a bordo di quella nave, quella maledetta notte fredda di gennaio. Uno dei legali di Schettino, l’avvocato Bruno Leporatti, si limita ad una veloce conferma ma alla richiesta di maggiori delucidazioni invita a “chiedere a qualche altra fonte”.

La Costa Crociere, da parte sua, attraverso i suoi legali, ha motivato il licenziamento del suo, ormai ex, comandante contestandogli numerose violazioni compiute la notte del naufragio. Tra queste c’è sicuramente il complesso di ordini e manovre che hanno determinato la collisione contro gli scogli.  Infatti il naufragio è accaduto per quel maledetto inchino, che nessuno aveva ordinato a Schettino di fare, davanti al Giglio.

 

 



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