Attualità Italiana

Omicidio Loris, il secondo cellulare di Veronica nasconde il movente?

Le ultime notizie dalla Sicilia sull'omicidio di Andrea Loris Stival: Veronica Panarello aveva un secondo cellulare? Analizzando questo telefonino si possono scoprire i motivi del delitto?


E’ una storia intricata, mai si è pensato che si potesse liquidare il tutto con un raptus. Per diversi motivi. Il primo perchè un raptus non porta una mamma a uccidere suo figlio con delle fascette legando prima i polsi poi strangolandolo e poi gettandolo in un canale dopo averlo caricato in macchina. Il secondo per la freddezza con cui la donna ha continuato a ribadire di non avere nulla a che fare con l‘omicidio del piccolo Loris Andrea Stival ma allo stesso tempo non ha indirizzato gli inquirenti verso nessuna pista. O forse lei credeva di farlo dando alle maestre le fascette: possono essere il modo con il quale Veronica ha cercato di far capire che qualcosa in questa storia non torna che non è tutto come sembra? Non lo possiamo ancora sapere ma i misteri sono tanti. E il terzo motivo che ci fa pensare a una storia troppo complicata è legato al movente. In questi giorni fior di psicologi hanno detto che in questi casi non ci deve per forza essere un movente, ricordandoci ad esempio la storia di Cogne ( ma ricordiamoci anche che nonostante la Franzoni stia scontando la sua pena ha sempre detto di non essere lei l’assassina del piccolo Samuele). Ma se il movente ci fosse e non fosse stato ancora scoperto? se questo movente si nascondesse nel famoso secondo cellulare di cui tanto si parla in queste ore?

Su Tgcom24 leggiamo che questo cellulare esiste. Però ci sono delle contraddizioni. La persona che ha parlato per prima di questo cellulare è la sorella di Veronica ( a meno che agli inquirenti la notizia non sia arrivata in modo diverso). Su Tgcom24 leggiamo che il cellulare di cui tanto si parla sarebbe di un’amica, altra contraddizione visto che fino a ieri si diceva che Veronica non avesse neppure un’amica a Santa Croce e che vivesse isolata da tutto e da tutti. Oggi invece scopriamo che Veronica aveva un’amica che le ha anche prestato il cellulare e che il telefono le è stato ridato nel giorno in cui è andata a fare le condoglianze. Altra analogia con le fascette, come se appunto Veronica stessa agendo in qualche modo. Il suo agire ha una doppia lettura: far uscire dalla sua casa tutte le prove che potrebbero dimostrare la sua colpevolezza; dare degli indizi che potrebbero condurre verso un’altra pista. L’amica della donna avrebbe detto che per imprecisati motivi aveva prestato a Veronica il cellulare. A proposito di cellulari: come saprete in questi giorni il telefonino di Veronica è stato analizzato grazie ai tabulati. Pare, sempre secondo le indiscrezioni di queste ore, che il suo telefonino risulterebbe senza campo per una decina di minuti tra le 8.49 e le 9.25, vale a dire in quei 36 minuti in cui, secondo la ricostruzione degli inquirenti, viene ucciso Loris. L’ipotesi investigativa è che quei dieci minuti siano quelli trascorsi dalla donna nel garage per mettere il corpo di Loris nell’auto e uscire senza esser vista da nessuno. E l’altro cellulare? Sono stati analizzati i tabulati del secondo telefono? Facile immaginare che se anche la donna avesse cancellato dei file ( come foto o video) dal dispositivo, gli agenti riuscirebbero comunque a risalire a quello che la memoria del telefono conteneva. A proposito di questo ricordiamo che il cacciatore risulta essere ancora nel registro degli indagati anche se lui continua a dirsi sereno. Il suo computer è stato analizzato.

Le parole del nonno di Loris: “Sto soffrendo – dice -, come padre e come nonno. I principi della nostra famiglia sono saldi, non abbiamo niente a che fare con tutto quello che sta emergendo e con le bugie, se tali saranno, di Veronica Panarello“.

Il legale di Veronica ribadisce la sua estraneità ai fatti. “La signora ha risposto a tutte le domande senza alcun tipo di cedimento – evidenzia il legale – riconfermando integralmente la stessa versione dei fatti che è stata data in questi giorni a investigatori e magistrati. Non è mai caduta in nessuna contraddizione, nonostante fosse abbastanza provata, spiegando tutto ciò che doveva spiegare senza nessun tipo di problema. La mia assistita – conclude l’avvocato – ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con la magistratura e ha reso un pieno ed ampio interrogatorio”. La donna in carcere continua a proclamarsi innocente e invita chi indaga a trovare l’assassino di suo figlio.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

1 response to “Omicidio Loris, il secondo cellulare di Veronica nasconde il movente?

  1. una buona cosa c`e` in questa storia che il padre del piccolo Loris era alla guida del camion quella mattina, e non centra niente,
    altrimenti…..
    Mi dispiace che, un uomo che lavora per non far mancare niente alla famiglia, scrivono che e` un padre assente, ma come si deve fare, non si ha un lavoro e si suicidono, si ha un lavoro e succedono cazzate, sapete cose`, dal troppo ben di Dio che abbiamo avuto in passato e abituati alla mano larga, oggi non si e` piu` soddisfatti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.