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Le parole di Massimo Bossetti in aula in attesa del verdetto: rifare il dna per dimostrare innocenza

Processo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Le parole di Massimo Bossetti in aula in attesa del verdetto: rifare il dna per dimostrare innocenza


Poche parole ma importanti quelle di Massimo Bossetti in aula questa mattina a Bergamo. Meno di un’ora per le ultime dichiarazioni del presunto assassino di Yara Gambirasio. Questa sera potrebbe arrivare, dopo le 20, la sentenza. Intanto Bossetti in aula ha continuato a dichiarare la sua innocenza e lo ha fatto ribadendo ancora una volta, di non avere nulla a che fare con la morte di Yara, con il suo omicidio. Anche oggi, 1 luglio 2016, nell’ultima udienza, Bossetti si è detto estraneo ai fatti e ha richiesto di poter fare nuove analisi sul dna rinvenuto sugli indumenti di Yara. Ricordiamo che il dna, che all’inizio era stato identificato come quello di ignoto 1, perchè nessuno sapeva a chi appartenesse, pare non possa più essere analizzato in quanto l’esame sarebbe irripetibile. Pochissimo infatti era il contenuto ritrovato sui vestiti della ragazza. Per la difesa, questo è un valido motivo per non condannare Bossetti.

LE PAROLE DEL PRESUNTO ASSASSINO DI YARA IN TRIBUNALE: SONO INNOCENTE

Bossetti entra in aula visibilmente emozionato, indossa una polo azzurra e jeans; anche sua moglie Marita, indossa un abito di jeans molto sportivo. Il muratore di Mapello siede al banco degli imputati con un foglio in mano che gli serve per non perdere il filo e inizia il suo discorso: “ Non vedevo il momento di poter parlare – ha detto Bossetti rivolto ai giudici della Corte d’Assise di Bergamo – non vedevo l’ora di potervi guardare negli occhi per spiegarvi che persona sono, che non è quella che è stata descritta da tanti in quest’aula”. Ancora una volta Bossetti ha ribadito la sua innocenza dicendo di non avere nulla a che fare con questo omicidio.

L’OMICIDIO DI YARA GAMBIRASIO: UNA STORIA LUNGA SEI ANNI

“Quello che mi viene attribuito è vergognoso” ha dichiarato Bossetti che ha aggiungo: “Forse sono uno stupido, sono un ignorante, ma non sono un assassino.”  Bossetti ha chiesto di poter fare di nuovo l’esame del dna, sottolineando il fatto che, se fosse lui l’assassino, sarebbe un pazzo a chiederlo perchè se i risultati poi fossero gli stessi, sarebbe sicuramente condannato all’ergastolo.

Finisce così il suo discorso Bossetti: “È impossibile, molto difficile assolvere Massimo Bossetti, ma se mi condannerete sarà il più grave errore del secolo”. Bossetti ha concluso il suo intervento ringraziando i giudici per l’attenzione e la pazienza.



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