Attualità Italiana

Allarme meningite in Toscana, cosa sta succedendo

Allarme meningite in Toscana, gli esperti spiegano cosa sta accadendo


In Toscana è allarme meningite. La campagna di prevenzione e vaccinazione della Regione non ha sortito gli effetti sperati. Dal 2015 i casi di meningite in Toscana sono stati 74 di cui 58 sono dovuti al meningococco C invece i decessi sono stati 13. Gli esperti parlano di iper-epidemia cioè di un eccesso di persone portatrici del batterio che aumentano la probabilità che un individuo di ammali o trasmetta il germe ad altri. L’ultima vittima è stata una donna 64enne di Viareggio e da ieri, al Meyer di Firenze, è ricoverato un bambino di 8 anni colpito da meningite di tipo C. Per fortuna il bambino era stato vaccinato per cui l’infezione è stata meno aggressiva.  In Toscana i casi di meningite sono soprattutto di tipo C. Rino Rappuoli, esperto di vaccini e capo della ricerca e sviluppo in questo settore dell’azienda Glaxo Smith Kline, ha spiegato che nella regione sta circolando un particolare tipo di menigococco C, chiamato St11, uno dei più aggressivi ma generalmente poco diffuso in Italia. Tuttavia gli esperti non sono ancora riusciti a venire a capo di questa situazione. La campagna contro il meningococco C avviata dalla Regione Toscana con l’Aifa, continuerà per tutto il 2017. Fino ad ora sono stati vaccinati 717mila soggetti. La vaccinazione è gratuita per i nuovi nati, per i ragazzi tra gli 11 e i 20 anni e per chi è considerato un soggetto a rischio. Per maggiori dettagli circa la campagna di vaccinazione contro la meningite, vi consigliamo di controllare il sito della Regione Toscana. Bisogna tener presente che il vaccino non protegge al 100% ma rende l’infezione meno aggressiva. Per questa ragione e poiché le vaccinazioni limitano la circolazione dei virus, gli esperti consigliano caldamente i cittadini a fare il vaccino. Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato che “il vaccino anti meningite così come altri vaccini, può non essere totalmente protettivo per alcune ragioni, ma in casi limitatissimi. Ci sono bambini che non rispondono al vaccino pienamente e non producono abbastanza anticorpi, e questo può succedere anche per altre malattie come l’epatite C. Oppure può accadere che gli anticorpi non siano in quel momento ad un livello massimo, specie se è passato molto tempo dalla vaccinazione, ma poi si rialzano e la malattia risulta quindi attenuata”. Inoltre i vaccini non proteggono per tutta la vita per cui a volte sono previsti dei richiami e nel caso del vaccino contro la meningite C è previsto un richiamo in età adolescenziale.



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