Attualità Italiana

Le lettere di Michele Buoninconti dal carcere ai figli: parole d’amore per Elena

Le lettere di Michele Buoninconti dal carcere ai figli: parole d'amore per Elena Ceste in attesa della sentenza del 15 febbraio 2017


Si è sempre detto innocente Michele Buoninconti, ha sempre sottolineato come la giustizia con lui abbia preso un abbaglio. E continua a proclamare dal carcere la sua innocenza in attesa della sentenza nel secondo grado di giudizio, dopo esser stato condannato in primo grado. Continua a manifestare a sua innocenza anche ai figli ai quali scrive delle lettere dal carcere in cui cerca di far riaffiorare i  ricordi di quella che era la vita prima del tragico giorno in cui Elena Ceste è morta. Per la difesa Elena è morta a causa di un drammatico incidente, ha perso la vita perchè aveva dei grossi problemi mentali. Per l’accusa invece non ci sono dubbi: è stato Michele Buoninconti a uccidere sua moglie Elena Ceste e occultare poi il suo cadavere. Ma dal carcere l’uomo continua a raccontare di quella famiglia che oggi non c’è più. Nelle lettere che il settimanale Giallo pubblica in esclusiva nel numero in edicola questa settimana, si leggono frasi come “Ogni volta prima di andare a lavoro c’era la processione per chi mi dovesse baciare e mamma chiudeva sempre la fila, dicendomi che mi avrebbe aspettato”. Queste le parole di Michele che rassicura i suoi figli dicendo che presto tornerà a casa. E ha anche ricordi, pensieri, parole e anche disegni per sua moglie. 

CASO ELENA CESTE ULTIME NOTIZIE: LE LETTERE DI MICHELE BUONINCONTI DAL CARCERE CON I TESTI PUBBLICATI SU GIALLO

MAMMA
Un disegno di Michele nelle sue lettere

«Elena, dolce è il tuo nome, mamma!». «Siamo stati fortunati ad avere una mamma come te». «Mamma, il tuo cuore è grande». «Splende la casa dove c’è la mamma». «Il ricordo di mamma è sempre vivo». «Cuore di mamma, auguri»

Queste sono alcune delle frasi che Michele scrive nelle sue lettere dal carcere ai figli. Disegna molto, scrive e racconta anche dei sogni che fa. Sogni nei quali Elena lo rassicura e gli dà speranza per la giustizia che sarà fatta.

“Presto ritorneremo a essere una famiglia” scrive Michele nelle sue lettere dal carcere, senza dimenticare le preghiere e le parole che lo legano a un forte sentimento di fede. La sua speranza non vacilla, dimostrerà di essere innocente e tornerà a casa. 



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